Nella prospettiva teologica dell’evangelista, la vita-bios è quella che riceviamo in dono dal momento in cui ci incarniamo in un corpo fisico e fino a quando lo abbandoniamo, designando quindi la “vita mortale”... quella che è destinata a finire con la fine dell’esistenza terrena.
Invece, la Vita-zōē è la Vita immortale, la Vita-divina con la quale la nostra fede in Cristo ci mette in relazione… ma non solo...
Quando noi amiamo il Cristo, arrivando così a “conoscerLo” per davvero (cf. Gv 17,3) [a]... è il nostro amore che ci fa entrare in comunione con la sua Vita Divina, “aprendoci” la possibilità di essere pienamente Uno con Lui.
Questo è il Potere dell’Amore: farci unire la nostra vita-mortale a Cristo, e quindi alla Sua Divina Vita immortale che... “risvegliando” l’essenza Divina che è in noi… ci rende possibile il passaggio “dalla morte all’immortalità” [b].
Oltre che con il “Dio che è Amore” (1 Gv 4,8.16)... il Potere dell’Amore ci unisce anche alle persone che amiamo… con le quali la nostra vita-biologica assapora il “gusto” della Vita divina.
E’ l’Amore… la Forza sublime che ci permette di “divinizzare” la nostra vita, e di farci reciprocamente Dono… gli uni per gli altri (cf. Gv 13,34).
Essere nell’Amore... è già percorrere la via del risveglio dell’immortalità dello Spirito.
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« Quando pensi che l’Amore sia un mezzo per amare l’umanità, sminuisci te stesso.
L’Amore non è un mezzo per... ...
L’Amore sei tu.
È la tua essenza Divina che deve manifestarsi.»
(Swami Roberto)
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[a] Nel mio blog “Sui Sentieri del Vangelo di Giovanni”, puoi approfondire questo argomento vedendo i post:
Gv 17,3
Vita
Vita Eterna
[b] In questo mio blog vedi il post : La mia « amrita »