“Lo stolto giudica diritta la sua condotta, il saggio, invece, ascolta il consiglio”
(Bibbia, Pr 12,15)
Un grande saggio dell'antichità, Socrate, è noto anche perché, a chi lo considerava l'uomo più sapiente, lui diceva “io so di non sapere”... dimostrando così la sua saggezza nell'essere consapevole di non sapere molte cose.
E' in una analoga prospettiva che anche l'autore biblico ci invita a seguire non l'esempio dello stolto che “giudica diritta la sua condotta”, bensì quello del saggio che è consapevole che c'è sempre qualcosa da imparare, e quindi è capace anche di “ascoltare consiglio”.
Però... siccome non tutti sono in grado di dare consigli validi... è saggio anche disporsi a vagliare i consigli con discernimento, senza fare l'errore di “prenderli per oro colato”[a].
Una via maestra per riuscirci, è darsi da fare per acquisire le informazioni che provengono dal piano che “sta aldisopra” della saggezza umana, ovvero quello della Sapienza divina.
Nel mio blog: “Un mio viaggio nel Soprannaturale, sulle impronte di Swami Roberto”, vi ho tra l'altro parlato di questa comunicazione con il piano “superiore” :-) nel post “I doni dello Spirito: Sapienza (Hokmah) e Intelligenza (Bînah)”.
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[a] Nel mio blog “Diario di un monaco”, vedi anche il post “Il principio d'oro... colato”