martedì 17 marzo 2015

La mia via

« Una delle parole che più mi affascinano è UTOPIA. Poiché sulla terra non esiste l’impossibile,
l’utopia è un velo dietro al quale si “nasconde” Dio.
»
        (Swami Roberto)

Di fronte a queste parole... che apparentemente non tengono conto della realtà di tante umane aspirazioni non realizzate, e dunque diventate “luoghi che non esistono” [dal greco “ū” (non) e “tópos” (luogo)]...  io ho impiegato un po' prima di trovare un “porto” dove la mia comprensione di questa frase potesse approdare.
Il “faro” che mi ha permesso di individuarlo è stata la definizione di utopia data da Swami: « un velo dietro al quale si “nasconde” Dio »... che mi ha “indirizzato” verso gli albori del cristianesimo, là dove la novità di Cristo veniva definita con il vocabolo greco hodós, che significa “via”, “percorso”.
In questo modo veniva sottolineata l'importanza non soltanto della “meta”... che in quanto trascendente non è pienamente “afferrabile” in questa dimensione materiale... bensì anche della via per raggiungerla.
Infatti, pur se le enormi difficoltà incontrate dal nascente cristianesimo potevano farlo sembrare un'utopia, c'era una via praticabile da ogni credente per trasformarlo in realtà: vivere da cristiano, percorrendo il cammino tracciato da Gesù.
Trasportando al presente questo concetto... tanti principi che oggi possono essere considerati “utopie”... quali per esempio la giustizia, l'onestà, il rispetto... vengono resi reali da tutti coloro che li praticano con serietà e coerenza, e così li fanno esistere nelle loro vite.

« Neppure il caOS è caSO »
      (Swami Roberto)

Come sempre, tutto ruota attorno all'individuale volontà :
C'è chi... lamentandosi del “mondo che va a rotoli”... non sa fare altro che accodarsi ai creatori di quel caos che non è affatto un caso, bensì la conseguenza di umani modi di agire sbagliati...
E poi c'è chi, al contrario, decide di inserirsi nel cosmo di Dio, praticando quelle virtù e quei nobili principi che il mondo vorrebbe fare passare per utopie... e che invece sono realtà possibilissime, se concretamente vissute nel “mondo” che ciascuno di noi è.
Una di queste “affascinanti utopie”... per me di gran lunga la più affascinante di tutte... è il cristianesimo ramirico.
E' questo il mio hodós... la mia via.




Prossima puntata: Dietro le mie spalle