Quando, nel 1700 l'illuminista francese Voltaire scriveva “Amici miei, o gli astri sono grandi geometri, o l'eterno geometra ha disposto gli astri” sintetizzava una questione che anche oggi... dopo tre secoli trascorsi sia nella storia della scienza che in quella della religione... continua a creare una netta "divaricazione" tra: Coloro che trovano le ragioni dello straordinario ordine cosmico nel cosmo stesso...
e coloro che spiegano l'universo in funzione di Dio, osservando cioè l'ordine del cosmo con lo sguardo della fede.
A "cavallo" di queste due opzioni tra di loro inconciliabili, si pongono coloro che dicono di credere in Dio, ma poi Lo confondono con l'universo, compiendo di fatto una sorta di “spaccata” con un piede appoggiato da una parte... ed un piede dall'altra... tenendo così una posizione semplicemente paradossale.
Pensando a loro, mi vengono in mente queste parole di Swami:
"Pregare è importante. Purché non si preghi il sole, le stelle o la terra e neppure il cielo...
Non ti umiliare a pregare ciò che, sia in terra come in cielo, è di gran lunga inferiore al tuo essere.
Rivolgiti solo all’Altissimo. L’Unico che è di gran lunga superiore a tutto ciò che esiste in cielo e in terra".
(Swami Roberto)
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