domenica 21 giugno 2020

Parlate alla roccia...

Rileggevo stamattina un celebre episodio della vita di Mosè, e precisamente quello delle “acque di Meriba”, quando il Signore dice a lui e ad Aronne “parlate alla roccia (...) ed essa darà la sua acqua” (Nm 20,8).
Il fatto che il grande profeta non parli alla roccia ma la percuota, usando quindi la forza fisica anziché la sola parola, costituisce un atto di disobbedienza alla volontà di Dio, a seguito del quale Mosè non poté toccare la Terra Promessa (Nm 20,12)... e dunque, il messaggio che questo passo biblico fa giungere al nostro presente, è la necessità di non dubitare mai del supremo potere della Parola divina (*).
E' su questa fondamentale fiducia nella Parola del Signore che può appoggiarsi anche la fiducia nel “potere” della nostra parola, con la quale... nella preghiera... ci rivolgiamo a Lui affinché faccia scaturire, dalle “rocce” dei nostri ostacoli karmici, “l’acqua vitale” che ci permette di proseguire il cammino verso la nostra personale “Terra Promessa”.


---
(*) P.S. - Riguardo al potere della Parola divina, puoi percorrere una pista di approfondimento nel mio blog “Un mio viaggio nel Soprannaturale sulle impronte di Swami Roberto”, a partire dal post “Dābār Jahvè