mercoledì 26 agosto 2020

Controvento

Ben più “in alto” rispetto ad una idea di felicità immaginata come lo stato di mero appagamento dei propri bisogni materiali... si pone l'aspirazione alla “beatitudine” (in sanscrito “ananda”), cioè a quella felicità che si fonda sul nostro effettivo e sommo bene spirituale, e pertanto è la sola che può appagarci pienamente “dentro”.
Nella prospettiva cristiana la via, umanamente impegnativa, rivolta verso questa “vetta”... è chiaramente indicata da Gesù mediante la proclamazione delle 8 beatitudini (Mt 5,3-12).
Coloro che riescono a viverle è un po' come se, simbolicamente, facessero sbocciare gli 8 petali del “fiore di loto” del proprio Sé risvegliato... in una apertura che si rende riconoscibile per il fatto di espandere attorno a sé il “profumo” della carità, cioè della regina delle virtù... che rende capaci di andare verso il prossimo viaggiando controvento rispetto alle logiche egoistiche del mondo.
A questa inconfondibile caratteristica dell’amore spirituale... divinamente sintetizzato nel “comandamento nuovo” (Gv 13,34) donato da Cristo... allude anche un versetto orientale che dice: “Il profumo di fiori o del legno di sandalo si diffonde solo col vento a favore ma la fragranza della virtù pervade tutte le direzioni”. (Dhammapada IV, 54).

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P.S. - A proposito di questa via verso la beatitudine, nel mio “Diario di un monaco” puoi seguire queste piste di approfondimento:
- “Il fiore di loto”
- “Senza una coscienza appagata”