Questo “tormento” può infatti essere sperimentato anche nel senso che quando la Luce divina illumina a giorno la nostra interiorità... permettendoci di sapere come realmente siamo dentro… vengono messi in risalto quegli eventuali lati in ombra che l’ego non vorrebbe mai umiliarsi ad ammettere, e tantomeno ad affrontare.
Ogni volta che questo problema si ripresenta, ci si trova così di fronte ad una scelta che non ammette compromessi, perché la Luce può soltanto essere accolta… o rifiutata… come ben ricorda anche il celebre passaggio del Vangelo nel quale Gesù dice:
« Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non siano riprovate.
Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio » (Gv 3,20-21).[a]
Per “andare” verso la Luce divina… e dunque “fare la verità”… bisogna avere il coraggio di accoglierLa pienamente, accettando di essere “svelati” per ciò che realmente si è dentro.
Proprio questo è il presupposto basilare dell'illuminazione spirituale: lasciare che la Luce divina metta in luce ciò che di noi può essere corretto... in modo da darci la possibilità... di fare il necessario per emendarci, e crescere.
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« Innamorati della Verità, quale più alta forma di culto »
(Swami Roberto)
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P.S. :
- Nel mio blog “Un mio viaggio nel Soprannaturale sulle impronte di Swami Roberto” vedi il post "Ascoltare"
- [a] Nel mio blog “Sui sentieri del Vangelo di Giovanni”, puoi vedere i post: