Per essere veramente degna di Lui, la nostra adorazione del Divino Infante deve peraltro tenersi alla larga dalle “derive” imboccate dai cultori dell'esteriorità... e deve esserGli rivolta “in spirito e verità” (Gv 4,23) [a]... riconoscendoLo come il Verbo divino che si manifesta a noi per illuminare e rendere feconda la nostra interiorità... ed esprimendoGli la volontà di accoglierLo, di “metabolizzarLo” dentro di noi, e di metterLo concretamente in pratica nella nostra vita spirituale, conformando alla Luce della Sua Verità l'intera nostra esistenza.
Detto in altri termini... la nostra effettiva adorazione del bambino Gesù, incarnazione del Dio-Amore (cf. 1Gv 4,8), richiede il riconoscimento e quindi l'accoglimento della Luce del Suo Verbo... che risveglia in noi la capacità di amare... e quindi anche di farci “riflettòri” della Sua Divina Epifania a beneficio delle persone che fanno parte delle nostre vite.
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Nel mio blog “Un mio viaggio nel Soprannaturale sulle impronte di Swami Roberto”, puoi percorrere una pista di riflessione che parte dalla voce “Epifania” (nel Dizionario tematico).
[a] Nel mio blog “Sui sentieri del Vangelo di Giovanni” puoi approfondire Gv 4,23