giovedì 9 maggio 2024

Fare... il bene

Le nostre azioni generano anche dei  “frutti” karmici [a] che maturano nel tempo e si manifestano successivamente attraverso delle esperienze che hanno “sapori” esistenziali diversi... a seconda della “qualità” etica di ciò che abbiamo seminato con il nostro comportamento.
Stamattina mi sono ritrovato a pensare ad uno di questi “frutti”, mentre accostavo due versetti che provengono rispettivamente dall'antica tradizione religiosa d'Oriente e d'Occidente:

In una antica Upanisad [b] si legge: “Colui che fa del bene, diviene buono, colui che fa del male diviene malvagio. Si diventa virtuosi attraverso l'azione virtuosa, e malvagi attraverso l'azione malvagia” (Brhadāranyaka-Upàniṣad IV, 4,5).
In effetti, spetta ad ogni essere umano la responsabilità di “fare il bene”, onorando la “bontà” che è connaturata alla sua divina essenza spirituale e “diventando” quindi virtuoso... anziché “fare il male e diventare malvagio”, cioè anziché tradire l'amore insito nella propria essenza spirituale.

Questo principio... ovvero il fatto che attraverso il proprio comportamento si determina ciò che si “diventa”... è per esempio richiamato anche dal versetto biblico che parla di coloro che si allontanarono dal Signore per “correre dietro al nulla, diventando loro stessi nullità” (Ger 2,5).
Come a dire che:
Quanti “amano” gli idoli del mondo... passando la loro vita a “correre dietro al nulla” e quindi orientando purtroppo il proprio “fare”  verso ciò che è vano... di fatto rinnegano la propria realtà spirituale “diventando loro stessi nullità”.
Invece quanti amano Dio, orientando il proprio “fare” al compimento della Sua Parola e quindi praticando il bene... “diventano” bontà in azione, dando così piena espressione alla dignità divina del proprio essere spirituale. 

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« Fuggi da ogni cosa che ti provoca pensieri agitati o malvagi...
Ma resta vicino a ogni cosa che ti fa desiderare di fare il bene. »
(Swami Roberto)

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[a] Nel mio blog “Un mio viaggio nel Soprannaturale sulle impronte di Swami Roberto”, puoi seguire una pista di approfondimento che parte dal termine Karma (Nel Dizionario tematico).

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Nota:
[b] Le “Upàniṣad” (termine che significa “seduto vicino”, e allude al discepolo seduto ai piedi del Maestro) costituiscono la parte conclusiva dei Veda.