giovedì 3 luglio 2025

Pregare è come respirare

“In te (o Dio) è la fonte della vita” (Sal 36,10)


Così come la nostra vita fisica ha bisogno, respiro dopo respiro, della costante assunzione di ossigeno... così la nostra vita spirituale ha costantemente bisogno dell'“ossigeno” della preghiera.
Per la nostra interiorità, infatti, pregare è come respirare... perché è attraverso la costanza di questa “respirazione” che restiamo collegati alla fonte della vita che ci fa vivere “dentro”.

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“Pregare è come respirare. Ma per respirare bene non si deve parlare. Ecco, la preghiera che desideri arrivi al Cielo, non è fatta solo di parole ripetute. Pregare significa concentrarti sulla Luce di Dio, e aprirgli lo scrigno del tuo cuore. Essere consapevole che stai parlando con il Signore… e più ancora delle parole, pregare vuol dire DARE. Sì, dare a Dio la tua Fiducia, la tua parola, il tuo impegno di fedeltà. Dare a lui i tuoi dubbi affinché li trasformi in certezze, ma anche le tue paure, i tuoi limiti, le tue colpe. Insomma espirare (dare), tutti i pesi che ti affliggono, le tue promesse, le tue gioie, il tuo pentimento, la tua leale gratitudine… e inspirare (ricevere), la Sua Divina Energia che tutto trasforma, eleva e aggiusta.”
(Swami Roberto)

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Nel mio blog “Un mio viaggio nel Soprannaturale sulle impronte di Swami Roberto”, puoi percorrere una pista di approfondimento che parte dal termine "Preghiera" (Nel Dizionario tematico).