venerdì 21 ottobre 2011

La prova di due grandezze

Di tutte le cose che si potrebbero dire sul valore sommo della libertà di cui l'essere umano dispone, oggi penso al fatto che il nostro libero arbitrio è la prova che Dio ci tratta "alla pari".
Infatti l'Amore Divino ci lascia sempre assolutamente liberi, nel perfetto rispetto della nostra dignità spirituale eterna... e la libertà di cui disponiamo costituisce la prova di una duplice immensità:
La grandezza dell'Eterno Padre, che non fa mai il "padre-padrone"...
e la nostra grandezza spirituale.
Fossimo inferiori a Lui, Dio sarebbe infatti  "scriteriato" a concederci questa assoluta libertà, e sarebbe anche "menefreghista" nel non intervenire per impedire agli uomini di essere autori del male che purtroppo devasta la terra.

Invece, Lui ci lascia completamente liberi proprio per rispettare la nostra grandezza spirituale... alla quale si è per esempio riferito esplicitamente anche Gesù, quando si è rivolto a degli esseri umani richiamando la definizione già usata dal salmista "voi siete dèi... figli dell'Altissimo" (cf. Sal 82,6; Gv 10,34).
E' dunque nel rispetto di questa nostra divina dignità spirituale che il Misericordioso ci ama rispettando perfettamente la nostra libertà, sulla quale Lui esercita l'Autorità propria della Grandezza autentica, che non ha bisogno di comandare per farsi seguire... ben lungi dalla "grandezza" illusoria di un ipotetico padre-despota, che dimostrerebbe tutti i suoi limiti nel momento in cui fosse costretto a comandare per esercitare il potere coercitivo di colui che vuole farsi obbedire con la forza.

Pertanto, tutto dipende sempre dalla nostra libera volontà al punto che è come se in ogni istante Dio ci dicesse: “offri la tua libertà, affinché Io sia Uno in te, e tu Uno in me”.
La nostra libertà è la costante prova della grandezza dell'Amore divino, inalterato ed inalterabile anche di fronte all'assurdità di un uomo che è capace di distruggersi con le sue stesse mani.
Sì... la libertà nelle mani dell'uomo può essere “croce o delizia”... ma in essa Dio ha scolpito l'inalienabile rispetto dovuto alla grandezza spirituale di ogni persona, che resta perennemente libera di risollevarsi da ogni grettezza per scegliere finalmente la Luce, facendosi abbracciare dal Padre.