giovedì 15 febbraio 2018

Fede "creativa"

Ripassando dalle parti :-) della Summa Theologica scritta da Tommaso D'Aquino, mi sono oggi annotato questa sua frase: “Che il mondo sia stato creato è un atto di fede, non il frutto di una dimostrazione, né un oggetto di conoscenza” (Summa Theologica, I, XLVI, II)
Facendo questo “atto di fede”, miliardi di persone sono abituate a credere che l'universo sia stato “creato dal nulla”, e tantissime di loro danno per scontato che si tratti di una fede radicata nella Bibbia...
Per capire che le cose non stanno così, è sufficiente rilevare ciò che oggigiorno è messo in evidenza da numerosi studi accademici* sul Testo biblico:Della “creazione dal nulla” (in latino creatio ex nihilo) non c’è traccia nella Torah ebraica (i primi cinque libri biblici), dove compare unicamente il concetto espresso dal verbo “bara'”, che nella Genesi è usato appositamente per sette volte (un numero che simbolicamente significa “pienezza”) e viene abitualmente tradotto con “creare”... ma che non ha il significato di "creazione dal nulla".

Bara' significa infatti "trasformare" una preesistente materia grezza, per cui l' “atto di fede” di cui parla Tommaso d’Aquino non può appoggiarsi sulla Bibbia ebraica…
Il passaggio della Scrittura che solitamente funge da riferimento per la teologia “creazionista”, è apparso soltanto tardivamente... alcuni secoli dopo la stesura della Torah... quando, a ridosso del sorgere dell'era cristiana (I sec.a.C.), l’autore del II Libro dei Maccabei scrive: “Dio ha fatto il cielo e la terra e quanto è in essi non da cose preesistenti e tale è anche l'origine del genere umano” (II Maccabei, 7,28).
Al di là del fatto che il II Libro dei Maccabei è un testo “deuterocanonico” (cioè considerato “ispirato” da cattolici e ortodossi, MA “apocrifo” per i protestanti, oltre che NON facente parte della Bibbia ebraica)... è significativo osservare il procedimento adottato dai pensatori che hanno elaborato l'umana concezione teologica di “creazione dal nulla”:
Servendosi di un concetto extrabiblico, ovvero il filosofico “nulla”... questi "creazionisti" lo hanno  “innestato” nella loro dottrina religiosa per elaborare un’idea teologica che contraddice il pensiero filosofico greco (per il quale “nulla viene dal nulla”)... e che contraddice anche l'originaria tradizione biblica.

Infatti, nei suoi insegnamenti Swami Roberto non ha mai parlato di creazione dal nulla, bensì di "parto":
Dio "partorisce" ciò che è nella sua Mente ab aeterno.

Sì... nella Mente di Dio tutto eternamente sussiste, e ciascuno di noi non è stato creato, ma esiste spiritualmente da sempre... come Lui.

« Guarda bene... non hai bisogno di andare lontano per trovare ciò che hai già nel tuo cuore.
In te vi è il DNA dell'Eterno.»

       (Swami Roberto)



* P.S. - Vedi per esempio:
- Soskice Janet (2010). "Creatio ex nihilo: its Jewish and Christian foundations", in "Creation and the God of Abraham". Cambridge: Cambridge University Press.
- Levenson Jon (1988). "Creation and the persistence of evil: the Jewish drama of divine omnipotence". San Francisco: Harper and Row.
- May Gerhard (1994). "Creatio ex nihilo: the doctrine of creation out of nothing in early Christian thought". Edimburgh: T & T Clark.

Quest’ultimo autore sostiene che la creazione dal nulla non è presente nemmeno nella letteratura intertestamentaria, compresi 2-Maccabei e Nuovo Testamento.

P.S. bis - Su questo argomento, vedi anche il mio post “In principio” .


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