domenica 6 settembre 2020

Nelle mani del Signore

Essendo l'organo del nostro corpo adibito all'esecuzione delle opere esteriori, sin dall'antichità la mano è un simbolo universale dell'agire e del donare (*)... che nella tradizione biblica esprime anche l’idea di potenza, come tra l'altro si evince dalla parola ebraica “iad” che significa, per l'appunto, sia mano sia potenza.

Nelle Sacre Scritture la mano più importante è ovviamente quella di Dio... ed essere toccati dalla “mano” del Signore significa ricevere la sua forza divina.

E' questo il fondamento biblico dell’antico atto religioso dell’imposizione delle mani volto a trasferire energia e/o potenza... un gesto rituale che il Cristo praticava sia per operare delle guarigioni mediante il  trasferimento della sua divina energia risanatrice (Mc 1,40-41; 6,5)… sia per impartire la sua divina benedizione.

A tale riguardo, di particolare bellezza è il celebre episodio nel quale vengono condotti a  Gesù dei bambini e Lui, “prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo loro le mani”… dicendo “a chi è come loro... appartiene il Regno di Dio” (cf. Mc 10,14.16).

Un modo per essere come quei bambini, consiste proprio nel mettersi fiduciosamente “nelle mani del Signore” (anziché in quelle degli uomini), invocando con fede l’energia vivificante e rigeneratrice che proviene dall’inesauribile Sorgente divina.

Questa linfa vitale ha cominciato a fluire nella mia vita da quando, incontrando Swami, ho trovato in Lui la Fonte soprannaturale da cui attingerla. 

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(*) « Dizionario delle immagini e dei simboli biblici », Manfred Lurker, Ed.Paoline, Milano 1990, p.121