« Nel modo più alto, Dio prende dimora in ciascuno attraverso una grande Forma: la Coscienza.
Ascoltala, seguila, agisci di conseguenza.
Molti turbamenti e sensi di colpa non potranno più disturbarti, poiché la rettitudine è l’unica via per essere sereni.»
(Swami Roberto)
E' ascoltando la coscienza che entriamo in quell’intima dimensione interiore nella quale siamo chiamati a discernere ciò che è bene da ciò che è male.
Pur se, nelle differenti religioni, sono molti i credenti che oggigiorno preferiscono "demandare a terzi" questa loro peculiare ed inviolabile facoltà (per esempio limitandosi ad aderire passivamente ai dettami di una morale religiosa) in realtà la coscienza può essere seguita soltanto in prima persona, “con consapevolezza”: questo è infatti il significato dell’originaria espressione latina “cum scientia” dalla quale, per l’appunto, deriva il termine coscienza.
A quel punto... spetta soltanto a ciascuno di noi... individualmente... la prioritaria responsabilità di agire “con consapevolezza” in modo coerente con i suggerimenti dati dalla coscienza, praticando quella “rettitudine” che - come dice Swami - “è l’unica via per essere sereni”.
-----
P.S. - Puoi percorrere una rotta :-) di approfondimento nei mari della coscienza, navigando in questi post (nel mio Diario di un monaco):
* Lavorare molto su se stessi
* Senza una coscienza appagata...
* Examen
* Le due bisacce