Tra le pietre miliari del cammino spirituale va annoverato il classico “esame di coscienza”… l’incontro con sé stessi volto a “soppesare” la propria condotta di vita.
Le dosi di onestà interiore e perseveranza con le quali lo si affronta, incidono in maniera decisiva sull'effettiva efficacia di questa pratica spirituale la quale, peraltro, è sempre esposta al rischio che l’ “ago della bilancia” (dal latino “examen”, da cui il termine “esame”) sia mal calibrato, cioè sbilanciato dalla propria eventuale tendenza a giustificarsi sempre o, al contrario, a colpevolizzarsi in maniera esagerata… determinando delle “pesate” difformi dalla realtà e, per conseguenza, delle “rotte” non più orientate verso la propria effettiva verità interiore.
Anche da questo punto di vista, il fondamentale punto di svolta nella storia della mia vita è stato l'incontro con i divini insegnamenti donati da Swami, perché scoprirli ha significato per me avere a disposizione una sorta di “mappatura” del Cielo di Dio.
E’ dall’osservazione di questo “Firmamento” che traggo ogni giorno le divine informazioni sulle quali posso “calibrare” la mia bilancia interiore e, per conseguenza, posso anche “esaminare” meglio le correzioni di rotta che si rendono necessarie.
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P.S. - Di questa mia scoperta della “mappatura” del Cielo di Dio, vi ho già parlato nel post: “Suono unico ed inconfondibile”.