« Tu sei troppo giusto, Signore, perché io possa contendere con te, ma vorrei solo rivolgerti una parola sulla giustizia. Perché la via degli empi prospera? » (Bibbia, Ger 12,1).
Questo antico interrogativo... presente anche oggi nella mente di chi per esempio non si spiega la buona sorte che arride a certi disonesti... trova idealmente una risposta nelle parole del salmista, che scrive: “se gli empi germogliano come l'erba e tutti i malfattori fioriscono, è perché li attende una rovina eterna” (Sal 92,8)...
Gettando uno sguardo ad Oriente, nella tradizione buddhista la stessa questione è affrontata così: “il peccatore se la passa bene, finché il male commesso non gli matura: allorché matura il peccatore sperimenta ogni sorta di mali” (Dhammapada, IX, 119)... e poi, nel versetto successivo, viene messa in evidenza pure l'altra faccia della medaglia: “Il Buono se la passa male, finché il bene commesso non gli matura: allorché matura, il virtuoso sperimenta ogni sorta di beni” (Dhammapada, IX, 120).
Tornando alla tradizione biblica, a proposito di "maturazione" del bene il salmista osserva che “Il Signore è giusto e ama le azioni giuste, gli uomini retti contempleranno il suo volto” (Sal 11,7)... e lo stesso principio riecheggia nel Libro della Sapienza, quando l'autore scrive che “i giusti... vivono in eterno, la loro ricompensa è presso il Signore e l'Altissimo si prende cura di loro” (Sap 5,15).
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Per continuare la riflessione su questo argomento “karmico”, puoi vedere i post:
- Effetto boomerang
- La buona semina