“Chi sa limitare i suoi desideri è sempre ricchissimo” recita un proverbio popolare, rispetto al quale... dal punto di vista spirituale siamo peraltro chiamati a fare anche un passo in più, perché la “ricchezza” che in assoluto è per noi la più preziosa... ovvero il pieno risveglio e quindi la salvezza del nostro spirito... ci richiede anche la capacità di operare una fondamentale distinzione tra i “desideri” che effettivamente è necessario limitare, in quanto generati dal nostro egoismo... da quelli che invece vanno alimentati, perché suscitati dal nostro Sè spirituale.
Anelando alla Dimensione Divina alla quale appartiene, il nostro spirito ci “richiama” infatti a sollevare il nostro sguardo verso il Cielo di Dio, e quindi a risvegliare la parte più nobile del nostro “de-sideràre” che, come ci ricorda lo stesso termine, è un guardare “in alto” (in latino "sidera" significa infatti “stelle”).
E' operando questa “elevazione” di prospettiva, che ci mettiamo nella condizione di ricevere l'illuminazione irradiata dal “Sole” della Conoscenza di Dio [1]... che risponde al nostro desiderio “vitale”: conoscere la Verità della nostra Essenza divina e, conseguentemente, liberarci dai limiti dell'ignoranza spirituale.
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« Il mondo con i suoi slogan e la pubblicità vorrebbe “rimpicciolirti”, rendendoti schiavo dei tuoi desideri, dei tuoi sensi e di tutte le cose superflue che devi comprare per sentirti vivo.
Soffri, quando non puoi avere le cose che desideri.
La Conoscenza ti permetterà di raggiungere la Verità...
(Gv 8:32) : “Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”.» [2]
(Swami Roberto)
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[1] In questo mio blog, vedi il post: “Conoscenza incarnata”.
[2] Nel mio blog “Sui sentieri del Vangelo di Giovanni”, vedi Gv 8,31-32