domenica 6 novembre 2022

Beato chi può e vuole comprendere

Uno dei gesti più rivoluzionari custoditi nelle Sacre Scritture cristiane, è quello che Gesù ha compiuto pronunciando queste celebri parole: “Se dunque io, il Signore e il Maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri.
Vi ho dato un esempio, infatti, affinché anche voi facciate come io ho fatto a voi.” (Gv.13,14-15).
Mediante questo servizio... che all'epoca era praticato dagli schiavi, obbligati a lavare i piedi ai padroni... il Cristo mostrava profeticamente ai suoi discepoli come la Grandezza spirituale, edificata sui “pilastri” umiltà e altruismo, sconvolga i criteri mondani di prestigio e potere materiale sui quali si basano invece le fatue grandezze terrene.
Per accogliere questo straordinario messaggio proveniente dal Vangelo, si è evidentemente chiamati a compiere il “ministero” cristianamente più elevato: “minus stare”, cioè  “sotto stare” all'altrui necessità, asservendo la propria libertà ai bisogni del prossimo.
E' infatti in questo modo (cf. Mt 20,25-27)...  che possiamo manifestare la sola “Grandezza” autentica, quella di chi è capace di frenare i propri impulsi orgogliosi ed egoistici per “liberare” la potenzialità d'Amore del proprio Spirito.

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«Su questa terra, la Via più breve per la Realizzazione è diventare il servo degli ultimi. BEATO chi può e vuole comprendere.»
(Swami Roberto)

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Nel mio blog "Sui sentieri del Vangelo di Giovanni", puoi vedere Gv 13,1-20