Con il proverbio “chi si loda si imbroda”, la saggezza popolare ci ricorda la vanità dell'auto-glorificazione che, per esempio, anche nella tradizione orientale è disapprovata così: “Chi si mette in mostra da sé non verrà mai in luce, chi si approva da sé non verrà considerato, chi si vanta da sé non avrà valore, chi si gloria da sé non sarà glorificato” (Lao Tse).
Senonché... la "glorificazione" che spiritualmente conta non è nemmeno costituita dalle "lodi" del prossimo, che sono umanamente fallibili... e rispetto alle quali, oltretutto, bisogna sempre fare attenzione a non finire nella "trappola" della superbia.
Infatti... è ben differente la prospettiva che ci viene indicata da questo celebre passo del Vangelo: “E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall'unico Dio?” (Gv 5,44)*
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Nel mio blog "Un mio viaggio nel Soprannaturale sulle impronte di Swami Roberto", puoi seguire una pista di riflessione che parte dalla voce "Gloria" (Nel Dizionario tematico)
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*P.S. - Nel mio blog “Sui sentieri del Vangelo di Giovanni”, vedi il post Gv 5,44.