« La mente non è un vaso da riempire ma un fuoco da accendere perché s'infuochi il gusto della ricerca e l'amore della verità ».
Questa metafora, proveniente dalla mente filosofica di Plutarco, si presta ad essere applicata anche ad una mente “religiosa” che... per innamorarsi della Verità di Dio... non ha bisogno di essere riempita di nozioni e/o regole... quanto invece di essere accesa dal più illuminante dei “Fuochi” che, nella tradizione cristiana, è quello che simboleggia l'azione dello Spirito Santo.
Non essendo mai prepotente, l'onnipresente Spirito Santo “attende” che siano gli esseri umani a decidere di accoglierLo pienamente nella loro esistenza... come per esempio fecero i discepoli sui quali si posarono “lingue come di fuoco” nel giorno di Pentecoste (cf. At 2,3)... e come fanno oggi i credenti che Gli si affidano permettendoGli così di “accendere” la loro mente come anche, più in generale, l'intera loro vita interiore... con la Sua Luce e la Sua Energia trasformatrice.
Una volta “acceso”, questo Fuoco Divino va poi anche “alimentato” con la fede e con la preghiera... proprio perché, non essendo mai prepotente, l'Ignis Ardens dello Spirito Santo lascia sempre a noi la responsabilità, e quindi il compito, di ravvivarLo continuamente... così da farLo “ardere” compiutamente nella nostra vita.
Una delle Grazie custodite nel Darshan di Swami... è proprio l' “Alimentazione” di questo Fuoco Divino.
---
Nel mio blog “Un mio blog nel Soprannaturale sulle impronte di Swami Roberto”, puoi vedere la voce "Spirito Santo" (Nel Dizionario tematico).