venerdì 2 giugno 2023

Via spirituale

I due significati del verbo “errare”, vale a dire “sbagliare” e “vagare”... si riscontrano entrambi nel termine religioso “peccato”, che può essere inteso sia nel senso di violazione di un principio di rettitudine (sbagliare)... sia nel senso di una mancanza di orientamento della propria esistenza verso Dio (vagare).
Quest’ultima è l’accezione messa in risalto dalla parola greca “hamartia” che... indicando in origine la freccia che manca il bersaglio nel tiro con l'arco... è usata nel Nuovo Testamento per designare il peccato come un “mancare il proprio bersaglio”, vale a dire come un uscire dalla traiettoria che permetterebbe di raggiungere il proprio obiettivo esistenziale.
La possibilità di centrare questo bersaglio comincia evidentemente dalla scelta del proprio cammino spirituale che, per essere “il proprio”, non può certo limitarsi ad una fede imposta e/o ereditata “per tradizione”.

Questa scelta ha per me coinciso con la scoperta dei Divini Insegnamenti donati da Swami... grazie ai quali ho scoperto la mia fede cristiana-ramirica e, con essa, si è rivelata ai miei occhi la “traiettoria” che avrei dovuto percorrere per centrare il “bersaglio” della realizzazione interiore.

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« Non siete più anime erranti alla ricerca di un perché, ma anime illuminate da Colui che è il Perché di tutte le cose ».
(Swami Roberto)
 

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Nel mio blog “Un mio viaggio nel Soprannaturale sulle impronte di Swami Roberto”, puoi seguire una pista di approfondimento che parte dal termine “Illuminazione”.

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P.S. - A tale riguardo, puoi vedere anche la voce “peccato” nel mio blog “Sui sentieri del Vangelo di Giovanni”.