giovedì 5 ottobre 2023

Costruttori di pace...

« Non riferire mai una diceria e non ne avrai alcun danno » (Sir 19,7).

Questo danno... che l'autore biblico invita a non autoinfliggersi... può essere compreso in relazione al fatto che una diceria è una versione dei fatti personalizzata, ovvero filtrata dalla mentalità e dalle intenzioni (magari niente affatto oneste) di chi vi ha dato origine... e anche di chi poi l'ha ritrasmessa, personalizzandola a propria volta e magari allontanandola ulteriormente dalla oggettiva verità dei fatti.

Fare affidamento sul “sentito dire” significa pertanto nuocere a se stessi, visto che può anche trattarsi di una versione molto distorta della realtà.

Poi, oltre al danno provocato a se stessi... riferire una diceria, e quindi aderire al tam tam del sentito dire... può provocare grave danno anche al prossimo che eventualmente viene preso di mira da una forma assai nociva di diceria qual è la calunnia... che, per esempio, nella tradizione talmudica è considerata un grave peccato marchiato con la definizione “terza lingua”... perché coinvolge nei suoi effetti deleteri colui che parla, colui a cui si parla e colui di cui si parla [a].

Ecco allora che un esercizio spirituale da praticare con attenzione e perseveranza, consiste nell'evitare di dare ascolto alle dicerie... e quindi nell'evitare anche di fare da loro “cassa di risonanza”, per non essere mai complici del male che si espande attraverso la falsità che può nascondersi nel “sentito dire”.
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« Sai chi è un Costruttore di pace? Sei tu! Sì tu, ogni volta che non alimenti i pettegolezzi o quando, anziché fomentare il male tra due persone, ci metti una buona parola. Credimi non è poco! »
(Swami Roberto)

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Per continuare la riflessione su questo argomento, puoi vedere anche i post :

[a] Allucinogeno letale
“Se nessuno porgesse loro ascolto”