« Per la misera condizione del superbo non c’è rimedio, perché in lui è radicata la pianta del male » (Sir 3,28)
Tra gli effetti deleteri della superbia, c'è quello che colpisce chi... sentendosi un “padreterno”... crede di poter fare a meno anche di Dio, illudendosi di poter orgogliosamente bastare a se stesso.
Nella prospettiva della fede, un fondamentale “antidoto” alla superbia è costituito dal “timor di Dio” di cui parlano le Sacre Scritture... purché lo si comprenda nel suo corretto significato:
E' questa la consapevolezza che da un lato umilia le superbe pretese del proprio ego... e dall'altro fa scaturire l'esigenza di cercare aiuto e protezione tra le “braccia” misericordiose di Dio... come per esempio ben ci ricorda anche quest'altro passo tratto dal Siracide: “Gettiamoci nelle mani del Signore e non in quelle degli uomini; poiché come è la sua grandezza, così è anche la sua misericordia” (Sir 2,18).
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[a] Del significato spirituale di questa espressione alla luce degli insegnamenti di Swami, già vi ho parlato in questo blog nel post: Fare del proprio meglio per piacerGli...
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Nel mio blog “Un mio viaggio nel Soprannaturale sulle impronte di Swami Roberto”, vedi anche il post “I doni dello Spirito: Timore-Amore (Jir'at) del Signore”.