domenica 8 agosto 2021

Fare del proprio meglio per piacerGli...

Nel linguaggio religioso, un’espressione che viene spesso fraintesa è quella che incontriamo in vari brani biblici, quali per esempio : “Il timore del Signore è il principio della scienza” (Pr 1,7)“Il timore di Dio è scuola di sapienza e prima della gloria c’è l’umiltà” (Pr 15,33).

Questo famigerato “timore del Signore” viene da molti interpretato in un senso assai lontano dal suo reale significato, come se si dovesse avere paura di Dio, delle sue “punizioni”… quando invece un rapporto con Lui basato sulla paura non c’entra proprio nulla con l’autentica Fede. [a]

La soluzione di questo equivoco è data dalla basilare presa di coscienza che scaturisce dagli insegnamenti di Swami Roberto: 

Dio non è come un re dispotico che tiene soggiogati i suoi “sudditi” minacciandoli con il deterrente del “castigo divino”…

perché Lui è, invece, il Padre nostro rivelato da Gesù... e il suo illimitato Potere è l'Amore paterno con il quale Lui si prende cura di ciascuno di noi, che siamo figli suoi.

Pertanto, il “timore del Signore” che è “principio della scienza” e “scuola di sapienza”, è costituito dall’atteggiamento interiore del credente che, per l’appunto, “teme” di non corrispondere adeguatamente all’Amore del suo amato Padre celeste, di cui riconosce la Grandezza... e quindi cerca di fare del suo meglio per onorarLo, per non deluderLo, per piacerGli… nella “responsabilizzante” consapevolezza di trovarsi in ogni momento sotto il suo Sguardo misericordioso, al quale nulla può essere nascosto.

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Per approfondire questo tema spirituale del “timore del Signore”, nel mio blog “Un mio viaggio nel Soprannaturale sulle impronte di Swami Roberto” puoi vedere il post: “I doni dello Spirito: Timore-Amore (Jir'at) del Signore” 
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[a] Nel mio Diario di un monaco, puoi vedere anche il post:
Fede... ma non paurosa