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mercoledì 20 aprile 2011

Schierarsi

L'insegnamento di Swami Roberto di cui vi parlo oggi (“Schierarsi”, Vol.2 Ascoltando il Maestro, pag.189) è una provvidenziale lente di ingrandimento su un aspetto dell'esistenza che le umane inclinazioni trasformano spesso in un vero e proprio “terreno minato”, dove l'incolumità spirituale di molti è messa gravemente a repentaglio.
Le parole del Maestro vi aiutano a scandagliare lo spazio interiore di competenza del discernimento, una facoltà che troppe persone lasciano andare in definitivo letargo esentandola dall'esercizio delle sue funzioni decisionali.
Con la scusa di essere “moderati”, molti infatti non adempiono alla responsabilità spirituale di dissociarsi dal male, un nemico infido che non aspetta di meglio che poter approfittare di questa fatale indecisione.

« Il male – dice il Maestro - è molto ghiotto dei cibi dell’indifferenza, dell’apatia, della pigrizia e della codardia, con i quali si nutre e si fortifica assai ».

In questo elenco di “cibi” infausti, si distingue sinistramente l'indifferenza che, come sottolinea Swami... « è odio violento… che può travestirsi da tolleranza per non farsi riconoscere; a volte un indifferente può essere addirittura scambiato per un pacifista… più mascherato di così! ».

E' indubbio che il male fa più male proprio nel nascondimento, quando può agire indisturbato. Così, diventano spiritualmente deleteri una vasta gamma di comportamenti umani che, dietro il paravento di una sorta di neutrale mediazione, sono in realtà espressione di una colpevole omissione di intervento.
Se è pur vero che la capacità di mediare è generalmente un'arte molto preziosa nella vita, perché permette di coniugare opposte esigenze raggiungendo risultati che altrimenti resterebbero preclusi... è altrettanto vero che percorrere questa via di conciliazione in presenza del male equivale ad esserne suoi complici.
In questi casi, schierarsi chiaramente dalla parte della bontà e della rettitudine diventa l'impegno imprescindibile di coloro che si rifiutano di mantenere ibridamente il piede in due scarpe, e con chiarezza adempiono alle scelte imposte dalla loro dignità spirituale.

« Nel mondo dell’azione vi è la vita e la morte e al di là dei film non esistono gli zombi, quale via di mezzo… e allo stesso modo il Cristo accoglie i virtuosi e i peccatori, ma respinge i tiepidi. Quindi non lasciare che la vita ti giri intorno; tu entra dentro il mondo, affrontalo attraverso la testimonianza dell’Amore che ti porterà a lasciar da parte i “ma”, i “se”, i “forse” e ogni altro compromesso… “Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno” ».