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sabato 9 marzo 2013

9 aprile dell'anno 30 d.C.

In quale preciso punto della storia un credente cristiano può collocare la passione, morte e resurrezione di Gesù di Nazareth?
Fino a qualche tempo fa la risposta era ostacolata da una palese incongruenza presente all'interno dei Vangeli cosiddetti "canonici".
Infatti, mentre tutti e quattro gli evangelisti concordano sul fatto che la crocifissione del Cristo sia avvenuta di venerdì, esiste un disaccordo tra di loro in relazione alla sua contemporaneità con la Pasqua ebraica:
- il Vangelo di Giovanni dice che la crocifissione di Gesù è avvenuta il 14 del mese ebraico Nisan, cioè la vigilia della Pasqua ebraica...
- invece i sinottici (Matteo, Marco, Luca) “in coro” dicono che la crocifissione è avvenuta il 15 Nisan, cioè il giorno stesso della Pasqua.

Negli ultimi anni la "matassa" si è dipanata, al punto che oggi la questione può essere riassunta così:
i giorni della Passione di Gesù vanno collocati tra il 26 ed il 36 dopo Cristo, nel decennio in cui a Gerusalemme governava Ponzio Pilato.
(Clicca sull'immagine per ingrandirla)
In questa "finestra" decennale ci sono soltanto 3 date che rispondono ai “requisiti evangelici” attribuiti al giorno della crocifissione (ovvero essere un venerdì... 14 o 15 Nisan) e queste date sono:
- il 7 aprile del 30 ed il 3 aprile del 33 d.C. (entrambe 14 Nisan, vigilia della Pasqua ebraica, quindi compatibili con il racconto giovanneo).
- il 27 aprile del 31 d.C. (15 Nisan, giorno della Pasqua ebraica, compatibile con il racconto sinottico)...

Ormai quest'ultima opzione "sinottica" è ritenuta inverosimile dagli studiosi, che osservano come le celebrazioni della Pasqua comportassero per gli ebrei la necessità di celebrare il riposo festivo, astenendosi da ogni attività. Per conseguenza, in quel giorno solenne il processo a Gesù e la sua crocifissione non avrebbero potuto avere luogo... una grande folla con spade e bastoni non avrebbe potuto muoversi per Gerusalemme (Mt 26,47)... Simone il Cireneo non avrebbe potuto andare a lavorare (Mc 15,21)... ecc. ecc. ecc.
Alla luce di ciò, gli studi esegetici spiegano che l'Ultima Cena di Gesù con i discepoli avvenne un giovedì sera precedente la vigilia pasquale, come si evince dal Vangelo di Giovanni, e la crocifissione ebbe luogo il giorno seguente: un venerdì di vigilia della Pasqua ebraica, ovvero un 14 Nisan.
Pertanto, la data di crocifissione del 27/4/31 (15 nisan) desumibile dalla ricostruzione sinottica, viene scartata.

A questo punto manca però un ultimo passo: in quale delle due date possibili alla luce del Vangelo di Giovanni... ovvero il 7/4/30 e il 3/4/33... è effettivamente avvenuta la crocifissione?
Prendendo in esame le informazioni evangeliche che si interfacciano con le fonti costituite dalla storia romana ed ebraica, si può dedurre quanto segue:
Gesù iniziò la missione pubblica nel XV° anno di Tiberio (Lc 3,1),  46 anni dopo l'inizio della ricostruzione del Tempio di Gerusalemme (Gv 2, 13-20)... ovvero tra il 27 ed il 29 d.C... e visto che i 4 Vangeli "canonici" concordano sul fatto che la sua vita pubblica durò circa due anni e mezzo... allora la data della sua morte è da collocare tra il 30 ed il 32 d.C.
Ne consegue che la data del 3 aprile dell'anno 33 d.C. è troppo tardiva rispetto alla "finestra temporale" così ottenuta, e pertanto rimane in piedi soltanto un'opzione valida, quella giusta: Gesù Cristo è morto il venerdì 7 aprile dell'anno 30 d.C, durante la vigilia (14 Nisan) della Pasqua ebraica.

Per conseguenza... ora "anche il mondo" dei fedeli cristiani può datare la resurrezione di Gesù, inserendola nel calendario la domenica successiva a quel 7 aprile, vale a dire il 9 aprile dell'anno 30 d.C.

Perché dico “anche il mondo”?
Perché, per quanto mi riguarda, questa non è affatto una novità, dal momento che nella storia della mia vita già da tanto tempo il 9 aprile per me trasuda di resurrezione.
Infatti, il 9 aprile 1963 è nato Swami Roberto, ed è dunque questo il giorno benedetto in cui io celebro il mio compleanno spirituale... la resurrezione della mia Fede che era morta, ed è tornata a vivere.
Sì... il 9 aprile di ogni anno io celebro la Pasqua del mio spirito risvegliato all'amore di Dio, e quindi faccio memoria dell'"irruzione" di Cristo, finalmente risorto nella mia esistenza.
Così, il 9 aprile è la ricorrenza più solenne per la mia interiorità, perché con la nascita del mio Maestro ha avuto inizio anche la storia della mia Chiesa, Anima Universale, grazie alla quale oggi posso pienamente gioire perché il Cristo, anziché restare relegato in una parentesi lontana nella storia, è tornato ad occupare gli spazi quotidiani della mia coscienza, guidandola ad amare il prossimo e la bellezza della vita.


Puntata successiva: Lente di ingrandimento sul 9 aprile

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