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martedì 26 agosto 2014

Le 12 porte

Oltre alle porte che infinite volte nella nostra vita apriamo, chiudiamo alle nostre spalle, attraversiamo per passare da un ambiente ad un altro... esistono anche altre porte che regolano un tipo di passaggio molto più "privato", anzi... esclusivamente personale... perché costituiscono le "aperture" invisibili che permettono a ciascuno di noi di transitare dalla "dimensione" fisica a quella interiore.
Nella tradizione orientale tali porte sono chiamate chakra e, in numero di 7, sono disposte dalla base alla sommità della colonna vertebrale... ma questo termine sanscrito, che significa “ruota”, ha ormai assunto un uso universale e lo si trova in svariati contesti religiosi, con accezioni spesso diverse.
Anche nel pensiero spirituale di Anima Universale la parola chakra assume un suo specifico significato e, tra le varie peculiarità, la prima che mi viene in mente riguarda i 5 chakra ignorati dalla visione tradizionale, che sono situati nella "mappa energetica" del nostro corpo in corrispondenza delle ferite della crocifissione di Gesù.
Nel corso degli anni, gli insegnamenti di Swami Roberto hanno rivelato le "chiavi" dell'apertura di queste "porte animiche", mostrando in profondità... ed in modo UNICO... i passaggi spirituali attraverso i quali è possibile portare il proprio essere a "vibrare" in sintonia con l'Amore manifestato dal Verbo incarnato.
Per conseguenza, nel cammino dei cristiani-ramirici i chakra principali da risvegliare alla Luce di Dio non sono 7 bensì 12 e, pensando al fatto che questo numero corrisponde ai 12 discepoli di Cristo, mi viene oggi in mente anche un altro fondamentale aspetto:

Tra le tante persone che nel mondo parlano dei chakra, è ovviamente possibile incontrare un campionario molto vasto di mentalità e di significati... ma il denominatore comune riscontrabile in moltissimi casi è quello di una grande superficialità, in base alla quale tanti pensano che per aprire queste porte sottili basti una sorta di "colpo di bacchetta magica" che tanti "maestri" o presunti tali si propongono di fornire.
Così, ahimè, la più praticata delle "aperture dei chakra"  è quella che viene letteralmente "VENDUTA" in tanti corsi pseudo-spirituali che, promettendo "la luna", attirano frotte di incauti fruitori.
Purtroppo per loro, la realtà è ben diversa... perché tutto ciò che attiene all'autentica dimensione spirituale richiede un lavoro interiore che non può essere barattato con il denaro... anche "solo" per il fatto che le "cose" di Dio non hanno prezzo.

Dunque, l'effettiva "apertura" dei chakra può essere resa possibile solo attraverso un serio e consapevole percorso di maturazione interiore e di preghiera, grazie al quale il Sé individuale cessa di essere governato... ed inizia invece a governare l'organismo, esercitando la libertà dello spirito e non subendo la schiavitù della materia.
In questa prospettiva, i 12 principali centri di energia sottile situati nel nostro corpo diventano un po' come i 12 "apostoli" che... anziché seguire le lusinghe del mondo assorbendone ogni sorta di inquinamento... seguono il "maestro-Sé" e così si "accendono" come se fossero 12 stelle luminose che "segnalano" il nostro essere spirituale risvegliato.
Questa immagine, mi fa adesso pensare al “segno grandioso” descritto dall'autore dell'Apocalisse: “Una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle (Ap 12,1)”...
Rileggendo questo versetto, io oggi posso riallacciarmi al discorso che avevo lasciato in sospeso lo scorso anno nel mio "Telescopio su Anima Universale", fermandomi per qualche momento a pensare alla "Gerusalemme celeste" che l'autore dell'Apocalisse descrive come provvista di 12 porte (Ap 21,12).
Poi... è l'atmosfera di questo articolo che mi spinge a trasportare questa immagine nella dimensione personale di quei fedeli cristiano-ramirici che, riattivando le loro 12 porte interiori, possono respirare" l'aria del “Regno dei Cieli”...
Affinché ciò accada con pienezza è però necessario seguire l'esempio di Colei che si è fatta Ancella del Signore, e diventare a propria volta servitori di Cristo : quello è il momento in cui, grazie ai propri chakra finalmente "luminosi", è possibile essere effettivamente testimoni-"catarifrangenti" della Luce di Dio... facendo sì che la parola "illuminazione" acquisti un reale significato nella propria vita interiore.

Ecco... entrare nel Tempio ramirico per affidare le mie 12 porte animiche alle cure divine del mio Maestro, per me significa accogliere nella mia mente anche questi pensieri, che mi aiutano a spalancare l'intelletto ed il cuore ai suoi insegnamenti...
Così, darshan dopo darshan, posso ascoltare le Parole di Conoscenza con le quali Swami Roberto compone le “cifre” del Codice sacro che "aprono" la Ianua Coeli, la Madre di tutte le porte, e mostrano ai fedeli ramirici il passaggio dall'infinito all'Eternità.

Grazie a te Miryam, Anima Universale,
che mi permetti di vivere la mia personale "Apocalypsis",
ovvero la rivelazione del mio spirito eterno...
Grazie a te Ianua Coeli,
Porta che mi ri-porti alla mia Patria divina.


Puntata successiva: La mappa del “tesoro”

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