giovedì 1 novembre 2018

In memoria dei miei genitori

Pensando ai miei genitori, che oggi sono in cielo, questa mattina mi è tornata in mente una testimonianza che mia mamma Rina ha scritto tanti anni fa, per raccontare due momenti molto particolari vissuti da mio papà Vasco in presenza di Swami Roberto:

« In una domenica di luglio del 1984 Roberto è venuto alla chiesetta della Madonna delle Grazie, situata su un colle vicino a Monteviale, per recitare un Rosario con noi, che ci riunivamo una volta alla settimana in quella chiesetta appunto per recitare il Rosario.


Nei paesi, si sa come succede, la voce si è sparsa e si è radunata tantissima gente, così gli organizzatori hanno pensato di far entrare nella chiesetta gli anziani e gli ammalati perché il posto era poco. Tutti gli altri nel sagrato di fronte alla chiesetta.
Per Roberto avevano preparato un inginocchiatoio davanti all'entrata della chiesa, girato verso la folla.
A mio marito avevano dato il compito di badare agli ammalati; trovare loro il posto a sedere e stare attento ai loro bisogni.
Quando è arrivato Roberto, come prima cosa è entrato in chiesa per salutare gli ammalati e dare loro parole di incoraggiamento e speranza come solo lui sa fare.
Mentre Roberto parlava mio marito ha notato una vecchietta seduta sui gradini della balaustra dove un tempo ci si inginocchiava per fare la S.Comunione.
Era seduta un po' rannicchiata e con il gomito appoggiato al ginocchio e con la mano sul mento come per sorreggersi la testa, e guardava Roberto estasiata.
Mio marito si è avvicinato e le ha chiesto se voleva che le trovasse un posto a sedere, se aveva bisogno di qualche cosa, al che lei gli ha risposto: "no, no... sto bene così, sono qui a pregare con voi".
Mio marito mi ha detto di essere rimasto molto colpito da questa vecchietta perché era vestita come si vestivano le donne tanti anni fa, con un vestito nero a pallini bianchi con il fazzoletto in testa uguale, aveva una voce dolce e pur essendo anziana aveva la pelle liscia come una giovane.

In questa foto, che mi è particolarmente cara, mio papà
regge il microfono a Swami Roberto durante la preghiera
celebrata nella chiesetta di Madonna delle Grazie.
Per tutta la mia famiglia, l'incontro con Swami
è stata la più straordinaria delle Grazie
che la Madre di Cristo potesse donarci. 
Finito il S.Rosario che è stato molto forte e coinvolgente, mio marito ha aiutato gli ammalati ad uscire e non ha più guardato la vecchietta.
Poi Roberto è andato in sacrestia e ha espresso il desiderio di ricevere un po' di persone ammalate gravemente.
Mio marito allora ha accompagnato un suo amico che era uscito il giorno prima dall'ospedale e che stava molto male.
Per andare nella sacrestia si devono fare due, tre gradini, ed ecco che seduta in un gradino vede la vecchietta... che guardava verso la porta aperta sulla sacrestia dove Roberto stava ricevendo.
Allora mio marito si è avvicinato e le ha chiesto ancora se aveva bisogno di qualcosa, se voleva essere ricevuta, ma lei ha risposto “no, no, sto qui con voi, non ho bisogno di niente”.
Quel giorno sono state fatte molte foto, anche da un nostro amico al quale mio marito si è raccomandato che quando le foto erano pronte, di fargliele vedere.
Durante la settimana mio marito continuava a parlarmi della vecchietta. Quando le foto sono state pronte, erano tutte belle chiare, però della vecchietta non c'era l'ombra.
Passati un paio di mesi mio marito ha avuto l'occasione di parlare con Roberto e stava per chiedergli di questo fatto, ma Roberto lo ha fermato dicendogli: "so cosa mi vuoi chiedere, ma guarda che quelle cose non vengono fuori in fotografia, quella signora, che tu hai visto come se fosse una vecchietta, è sempre con me"

Qualche tempo dopo, nello stesso luogo, accadde anche un altro fatto straordinario, che mia mamma racconta così:

« In quegli anni Roberto veniva spesso a Monteviale e mio marito, che al lunedì mattina era a casa dal lavoro, spesse volte andava con lui a fare un giro sui colli qui attorno.
Una volta, tornando, si sono fermati nella chiesetta di Madonna delle Grazie. Era mezzogiorno, d'estate, e Roberto voleva entrare per pregare, ma la porta era chiusa.
Allora Roberto ha detto a mio marito di inginocchiarsi per terra assieme a lui, sulla ghiaia, e si sono messi a pregare. Mio marito mi ha raccontato che dopo un po' non ne poteva più dal male alle ginocchia e sperava che Roberto smettesse ... invece continuava a dirgli: "devi pregare con il cuore, non così". Ad un tratto si è avvicinato un signore vestito in modo strano, antico, particolare, e si è avvicinato a Roberto e gli ha chiesto: "C'è il Santissimo in questa chiesetta?".
Roberto rivolto a mio marito ha detto: "rispondi". Mio marito ha risposto "sì, c'è, perché si celebra la Messa e c'è sempre una candela accesa".
Quel signore ha ringraziato e si è allontanato. Roberto ha detto a mio marito: "vai a vedere dove è andato questo signore". Mio marito si è alzato, ha guardato in tutte le direzioni, ma del signore non c'era l'ombra. Da notare che non ci sono case proprio vicino alla chiesetta e le piante sono davanti, attorno al sagrato, ma sui lati e dietro la chiesa c'era solo prato. Roberto ha detto a mio marito: "ecco, una volta hai visto la donna" ... "ora hai visto l'uomo". Mio marito quando è venuto a casa me l'ha raccontato, ed era molto scosso.»
         Rina Zocca