I primi sono assai maliziosi e hanno il vizio di intrufolarsi negli affari degli altri per cercare di scoprire chissà cosa. I secondi, invece, sono vivaci, desiderosi di apprendere, di conoscere nuovi orizzonti.
(Swami Roberto)
Nella vita spirituale, uno dei “nemici” da cui difendersi è l’accidia, cioè la svogliatezza nel fare il bene, oltre all’indifferenza e all’apatia nell’agire.
Un fondamentale antidoto al “veleno” dell’accidia (dal greco akedia, “senza cura”) è la curiosità (dal latino “cura”, con il significato di “prendersi cura”), cioè la propensione ad interessarsi, conoscere, occuparsi di un determinato soggetto… in favore del quale profondere impegno, energia, passione… prendendosene cura nel miglior modo possibile.
Per essere efficace contro l’accidia, che è “amica” dell’ignoranza spirituale… questa curiosità-antidoto deve però tenersi lontana dalle cose fatue, per orientarsi invece verso ciò che nella vita veramente conta.
Tra le innumerevoli grazie che Swami mi ha concesso, c’è anche quella di aver dapprima riacceso... e poi sollecitato la mia “curiosità” su Dio... indicandomi anche la strada per trovare le risposte... oltre che, quando serviva, proprio mostrandomele :-)