“L'uomo è una pianta celeste e non terrena”... e la realtà celeste “è al tempo stesso la sua origine e il termine al quale egli aspira”.
Questa metafora di Platone – che fu il filosofo maggiormente “ascoltato” dai primi teologi cristiani – è particolarmente efficace nel ricordarci che la “pianta” del nostro essere spirituale... per vegetare e fruttificare... deve trarre il suo nutrimento dal Cielo di Dio, perché è proprio lì che si trovano le “radici” del nostro spirito eterno.
In questa prospettiva... Conoscenza di Dio, Fede e Preghiera sono i mezzi che oltre a permetterci di attingere la “Linfa” divina indispensabile alla nostra vita spirituale... fanno anche “riassaporare” al nostro spirito la sua Origine celeste [*].
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In te vi è il DNA dell'Eterno.»
(Swami Roberto)
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