E' infatti una responsabilità spirituale di ciascuno, la libera e personale “decisione” di fede che porta dapprima a riconoscere, e poi anche ad accogliere il Suo Amore Divino, portatore di ogni Bene... e questa “decisione”, dalla quale dipende la qualità morale delle proprie scelte e, per conseguenza, anche la qualità del proprio destino karmico [a]... non può prescindere dalla capacità di sintonizzarsi anche con un messaggio forte e chiaro che proviene dal Nuovo Testamento (Lc 6,36; 1Gv 3,17):
Affinché l'Amore Divino “alloggi” stabilmente nella nostra vita, producendo per noi i suoi frutti di salvezza... dobbiamo altrettanto stabilmente renderGli “ospitale” la nostra interiorità, imboccando quella Via della Misericordia che... per essere effettivamente percorsa... richiede la concreta capacità di essere compassionevoli, e dunque di sacrificare qualcosa di sé per aiutare gli altri e per alleviare in quale modo la loro sofferenza.
E' questa la via maestra per far sì che l'Amore divino “prenda residenza” in noi, donandoci l'Aiuto decisivo per amare ancora di più, e meglio, il nostro prossimo... e per imboccare così la “scorciatoia” karmica sulla via della nostra realizzazione spirituale.
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Essere compassionevoli
è la più alta forma di Carità
DA PRATICARE.
(Swami Roberto) [b]
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[a] Nel mio blog “Un mio viaggio nel Soprannaturale sulle impronte di Swami Roberto”, puoi approfondire la concezione cristiana-ramirica di karma, a partire dal termine “Karma” (nel Dizionario tematico)
[b] In questo blog, vedi anche il post: “Sole” quotidiano