« Io, pensiero, sono nelle menti com'è lo sguardo negli occhi.
Non è lo stesso avere gli occhi e guardare, ed egualmente non è lo stesso guardare e vedere.
Pertanto l'anima ha bisogno di tre disposizioni: che abbia occhi di cui possa bene usare, che guardi, che vegga.
Occhio dell'anima è la mente immune da ogni macchia del corpo, cioè già separata e purificata dai desideri delle cose caduche ».
Come ci ricorda questa citazione agostiniana (*)... affinché lo “sguardo” del nostro pensiero possa osservare nitidamente la realtà è necessario che la nostra mente sia “separata e purificata dai desideri delle cose caduche”... e più in generale, si può aggiungere, è necessario che sia liberata dall'ignoranza spirituale a causa della quale altrimenti “la mente mente”... prendendo cioè “fischi per fiaschi” e confondendo l'illusione materiale con la realtà.
E, ancor prima, per poter essere effettivamente compiuto questo “lavoro interiore” richiede l'indispensabile aiuto donato dalla Sapienza divina... perché è soltanto debellando le “tenebre” dell'ignoranza spirituale che è possibile “detergere” il chakra [a] del “terzo occhio”, che governa le nostre facoltà intellettuali, mentali e psichiche.
Questa “purificazione visiva” è una delle Grazie donate a quanti... accogliendo dentro di sé, con fede e perseveranza, i Divini Insegnamenti donati da Swami durante il Sacro Darshan... interiorizzano la Luce necessaria a “vivificare” il proprio spirito di discernimento, e quindi a “vedere” la realtà.
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[a] Nel mio blog “Un mio viaggio nel Soprannaturale, sulle impronte di Swami Roberto”, puoi vedere la voce “Chakra” (nel Dizionario tematico).
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(*) I Soliloqui, 6.12