giovedì 14 settembre 2023

Mezzo di elevazione interiore

“Il divino si riflette con l'incanto più bello nell'occhio umido di lacrime, come l'arcobaleno è molto più bello del cielo azzurro chiaro”. 
(Søren Kierkegaard)


Per chi sa affrontarle nel modo giusto, le situazioni difficili dell'esistenza possono favorire la maturazione interiore...  che può passare anche attraverso quelle “lacrime” di sofferenza che ci fanno “riflettere il divino con l'incanto più bello”, quando scaturiscono da un'esperienza che ci “smuove” dentro al punto da permetterci di cogliere delle sfumature della Luce Divina che diversamente sarebbero rimaste invisibili.

Questo è ciò che accade nel momento in cui si riesce ad affrontare nella maniera spiritualmente giusta le prove karmiche [a] della propria vita, che diventano così delle “lezioni” esistenziali grazie alle quali si maturano delle prese di coscienza che altrimenti non si sarebbe riusciti ad acquisire.

E' in questo modo che ci si "orienta" nella direzione indicata da Gesù con le parole “beati voi, che ora piangete, perché riderete” (Lc 6,21)... imboccando cioè la via della “beatitudine” che è percorsa da quanti sanno affrontare con coraggio e fede le esperienze che “fanno piangere”, rendendole così mezzi di elevazione interiore.

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[a] Per riflettere sulla peculiare concezione cristiana-ramirica di karma, nel mio blog “Un mio viaggio nel Soprannaturale sulle impronte di Swami Roberto”, potete seguire un percorso di approfondimento che parte dalla voce “karma” (nel Dizionario tematico).