lunedì 11 novembre 2019

L'anima che si affaccia negli occhi...

Nelle sue Rime il grande pittore e scultore Michelangelo “affrescava” il volto di una persona scrivendo che la sua anima “s’affaccia negli occhi”*, riferendosi dunque al suo sguardo in quanto immediato rivelatore dei suoi stati d’animo.
Oltre agli occhi fisici, ciascuno di noi ha peraltro anche l’occhio interiore nominato in questo celebre brano del Vangelo: “La lampada del corpo è l’occhio. Se dunque il tuo occhio è limpido, tutto il tuo corpo sarà illuminato; ma se il tuo occhio è malvagio, tutto il tuo corpo sarà nelle tenebre. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grandi saranno le tenebre!” (Mt 6,22-23).
Gesù si riferisce qui alla nostra coscienza, la quale diventa la “lampada” che dà luce alla dimensione che è dentro di noi quando sappiamo “accenderla” al Fuoco ardente dello Spirito di Dio, alimentandola poi con l'olio sacro dei divini insegnamenti e tenendola “limpida”, cioè “trasparente” nella buona volontà di procedere con coerenza sulla via da essa indicata.
Da dentro... la luce che è in noi “si affaccia” allora anche nel nostro terzo occhio (cioè nel chakra posto un po' al di sopra delle sopracciglia, nel centro della fronte)... così come nelle altre “porte” animiche attraverso le quali “s’affaccia” il riflesso aurico della nostra “lampada” interiore.
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P.S. - Per osservare un po' più da vicino le 12 “porte” animiche costituite dai principali chakra disposti nel nostro essere, puoi per esempio leggere questi post del mio “Diario di un monaco”:
- Le 12 porte
- Pienezza e perfezione
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* Michelangelo Buonarroti, Rime, Sonetto XXVI