Qualche tempo dopo, avevo continuato questo percorso nel post "la mappa del tesoro", in cui avevo messo in relazione i chakra delle 5 piaghe di Cristo... rivelati dagli insegnamenti di Swami Roberto... con il Rabme, il simbolo sacro del Cristianesimo ramirico, la cui figura pentagonale "emerge" nell'ambito del processo di trasfigurazione del discepolo di Cristo... che compie il passaggio dal "quadrato" che rappresenta l' "uomo vecchio"... al "cerchio" che rappresenta l' "uomo nuovo".
In questo mio viaggio nella "dimensione" animica percorro oggi un'ulteriore "tappa", focalizzata proprio sul numero 12, ottenuto sommando ai 7 chakra tradizionalmente individuati lungo la colonna vertebrale dell'essere umano, i 5 chakra rivelati dagli insegnamenti di Swami Roberto, e corrispondenti alle 5 piaghe di Gesù sulla Croce.
Mentre penso a come sia proprio la Luce di Cristo, qui rappresentata dal numero 5, a far sì che l'insieme delle nostre 12 "porte" interiori possano "risvegliarsi" diventando un po' come i 12 discepoli al seguito del nostro Sé spirituale... mi trovo di fronte ad un'immagine che si presta a rappresentare questa rinascita interiore...
La incontro semplicemente compiendo il passaggio dalla geometria "piana" a quella "solida"... dove si trova il poliedro regolare a 12 facce.
Si tratta del dodecaedro il quale... "Coincidenza" :-)... prende forma grazie al fatto che queste facce hanno ciascuna 5 lati e sono dunque 12 pentagoni coesi tra di loro e pertanto... ai miei occhi... mostrano in ogni direzione spaziale il Sacro Rabme di Anima Universale.
Questa figura mi fa venire allora in mente come, in senso biblico, al numero 12 siano attribuiti due fondamentali significati:
Nella Torah ebraica esso rappresenta la "pienezza" numerica del popolo di Dio, che si manifesta con particolare evidenza nei 12 figli di Giacobbe (Gen 35,22-26), dai quali derivano le 12 tribù di Israele.
Poi... questo veterotestamentario significato di "pienezza" si riflette anche nei 12 apostoli di Gesù (Mt 10,2ss), ma non solo...
Nell'ultimo libro della Bibbia, l'Apocalisse, Giovanni attribuisce al numero 12 anche il significato di "perfezione" riscontrabile... oltre che nella sopra citata "corona di dodici stelle" che si trova sul capo della "donna vestita di sole" (Ap.12,1)... anche nelle "dodici porte" della "Nuova Gerusalemme" sopra le quali stanno "dodici angeli" (Ap 21,12) e con al centro della città "l'albero di vita" che "dà frutti dodici volte all'anno" (Ap 22,2).
Ecco... tutta questa "pienezza" e questa "perfezione" io ho cominciato a vederla solo quando ho potuto appoggiare i miei passi sulle "orme" tracciate dagli insegnamenti di Swami Roberto, che mi hanno fatto riconoscere nel pentagonale Rabme di Anima Universale il Sacro Simbolo della Chiesa della mia vita, grazie alla quale ho riscoperto la "Nuova Gerusalemme"... che c'è dentro di me.
La incontro semplicemente compiendo il passaggio dalla geometria "piana" a quella "solida"... dove si trova il poliedro regolare a 12 facce.
Si tratta del dodecaedro il quale... "Coincidenza" :-)... prende forma grazie al fatto che queste facce hanno ciascuna 5 lati e sono dunque 12 pentagoni coesi tra di loro e pertanto... ai miei occhi... mostrano in ogni direzione spaziale il Sacro Rabme di Anima Universale.
Questa figura mi fa venire allora in mente come, in senso biblico, al numero 12 siano attribuiti due fondamentali significati:
Nella Torah ebraica esso rappresenta la "pienezza" numerica del popolo di Dio, che si manifesta con particolare evidenza nei 12 figli di Giacobbe (Gen 35,22-26), dai quali derivano le 12 tribù di Israele.
Poi... questo veterotestamentario significato di "pienezza" si riflette anche nei 12 apostoli di Gesù (Mt 10,2ss), ma non solo...
Nell'ultimo libro della Bibbia, l'Apocalisse, Giovanni attribuisce al numero 12 anche il significato di "perfezione" riscontrabile... oltre che nella sopra citata "corona di dodici stelle" che si trova sul capo della "donna vestita di sole" (Ap.12,1)... anche nelle "dodici porte" della "Nuova Gerusalemme" sopra le quali stanno "dodici angeli" (Ap 21,12) e con al centro della città "l'albero di vita" che "dà frutti dodici volte all'anno" (Ap 22,2).
Ecco... tutta questa "pienezza" e questa "perfezione" io ho cominciato a vederla solo quando ho potuto appoggiare i miei passi sulle "orme" tracciate dagli insegnamenti di Swami Roberto, che mi hanno fatto riconoscere nel pentagonale Rabme di Anima Universale il Sacro Simbolo della Chiesa della mia vita, grazie alla quale ho riscoperto la "Nuova Gerusalemme"... che c'è dentro di me.
"Rabme, il simbolo" (nel sito web di Anima Universale)
"La mia fotosintesi" (in questo diario)
L'Ultima Cena (Salvador Dalì, National Gallery of Art, Washington) |
Prossima puntata: La mia « Bêtleḥem »
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