domenica 12 giugno 2022

La possibilità di conoscersi fino in fondo

Nell' “universo” della nostra interiorità, una “galassia” che è importante saper esplorare è quella dei travagli della nostra coscienza... che sovente può trovarsi alle prese con ripensamenti, dubbi, rimorsi... che in vari modi la fanno soffrire.
Una significativa prospettiva dalla quale osservare le amarezze sperimentate in questo nostro intimo spazio interiore, è per esempio suggerita da un antico teologo cristiano, Origene di Alessandria, che in un passaggio delle sue Omelie su Geremia mette a confronto un'anima “disseccata” che non sente più i “colpi” del male, con un'anima che invece continua a sentirli, e osserva: «Senza dubbio l'anima che non sente ciò che genera il dolore è più malata di quella che lo percepisce», perché il fatto che un'anima soffra... «quando subisce delle cose cattive...  questo è segno che essa vive» (In Ger. Hom., VI, 2).     

Come a dire... le sofferenze della coscienza, per quanto ovviamente si desideri evitarle, sono comunque “un segno che essa vive”... e reagisce a tutto ciò che la ferisce.
E' proprio da questa vitale reazione che scaturisce anche la possibilità di emendarsi... per porre fine ai “patimenti” della coscienza e riconquistare la “salute” interiore.

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« Quando una persona agisce male prova un senso di scrupolo e di rimorso:
È la voce di Dio che si manifesta nella coscienza di ognuno e richiama alla Verità.
In quel momento avviene per tutti un evento straordinario:
LA POSSIBILITÀ DI CONOSCERSI FINO IN FONDO.»
(Swami Roberto)

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In questo blog, puoi seguire questa pista di riflessione nella galassia della coscienza:

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Occhio e cuore