giovedì 23 luglio 2015

« Mimetizzato »... dentro di noi

« Beata la coscienza orientata, non verso il chiasso che risuona fuori da sé, ma alla verità che l’ammaestra dal di dentro. »
       (Swami Roberto)

Davanti a questo principio spirituale... talmente di dominio pubblico da poter sembrare scontato, soprattutto a quanti non lo praticano... io oggi penso al fatto che la via di accesso alla “beatitudine” di cui ci parla Swami presenta un doppio piano di difficoltà.
Già non è da tutti superare il primo "gradino", che porta ad ascoltare ciò che la verità della coscienza ha da dire... ma ulteriormente selettiva è poi la salita del secondo, che è compiuta soltanto da quei “beati” che riescono a conformare il proprio modo di essere “alla verità che ammaestra dal di dentro”.
Così... a quanti purtroppo “silenziano” la loro coscienza mediante il chiasso esteriore, si aggiungono inevitabilmente i molti che... pur sentendo la voce della verità che giunge “dal di dentro”...  non hanno nessuna intenzione di affrontare ciò che il lasciarsi “ammaestrare” comporterebbe, e così trovano mille pretesti per ignorarla, e per restare come sono.
Ahiloro... è proprio questo immobilismo a lasciarli in balia dell'azione del nemico di Dio.

« Nessuno ha autorità contro il male se prima non impara a obbedire al bene. » 
       (Swami Roberto)

Come si suol dire, “chi è causa del suo male, pianga se stesso”... e pertanto chi non è capace di disciplinare la propria volontà per renderla obbediente alla voce del bene che parla nella sua coscienza, non può che prendersela con sé stesso... se poi il male fa "la voce grossa” nella sua vita.

Quanti invece scelgono l' "obbedienza" al bene... anche a costo di lottare contro la riluttanza dell'ego a recedere dalla sua amata convenienza... acquisiscono quell'autorità contro il male che cambia le sorti spirituali della loro esistenza.
Beninteso... ciò non legittima a ritenersi dei "padreterni", perché è ovvio che la nostra verità interiore non può essere sempre perfettamente coincidente con la verità di Dio e, pertanto, è responsabilità di ciascuno adoperarsi per far crescere la propria coscienza... sia educandola alla pratica degli insegnamenti spirituali ricevuti... sia chiedendo aiuto a Dio, affinché la illumini sulla strada del vero bene.
Con queste premesse... pur se ovviamente potrà ancora accadere che  "in buona fede" ci si sbagli, si potrà però star certi che la propria onestà interiore diventerà l' “attivatore” della Misericordia di Dio che, attraverso nuove "lezioni" karmiche poste nel nostro cammino, ci insegnerà a comprendere ancora meglio la Sua verità.

« Molti cercano Dio
in luoghi remoti…
non realizzando
che lo possono trovare, “mimetizzato”, 

proprio accanto a sé…
dentro di sé.»
 

       (Swami Roberto)





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