Per evitare di cadere in questo equivoco... non bisogna assecondare l'ego, che preferirebbe sempre restare libero di fare ciò che meglio desidera, come e quando crede, libero da qualsiasi impegno e responsabilità... ma bisogna invece far “vivere” il proprio Spirito, che nell'esprimere appieno la sua essenza divina sa anche subordinare la libertà all'amore del prossimo, e quindi al “servizio” delle altrui necessità (cf. Mt 20,26-28).
E' solo rinunciando alla libertà illusoria condizionata dalle brame dell'ego... che ci si può avviare a conquistare la Libertà con la “L” maiuscola, quella che sa anche “asservirsi”, per amore, alle necessità delle persone che abitano la nostra vita.
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« Comprenderai cosa significa possedere la Libertà e la Pace solo quando ti sarai deciso a divorziare dal male che è ancora in te. Finché non accadrà sei come uno schiavo:
Il tuo padrone è l’ “io” con la sua arroganza. Per non farti fuggire ti lega a sé con le catene dei desideri e delle passioni morbose. Se non soddisfi le sue orgogliose aspettative ti punisce con la frusta dei vizi.
Solo l’ Amore vince questo “io” tiranno.»
(Swami Roberto)
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A proposito di libertà, in questo mio blog puoi vedere anche i post:
La prova di due grandezze
Libertà... da conquistare
Liberi... e non libertini
Libertà “obbligata”