C'è una parola spiritualmente assai sottovalutata: semplicità.
Dare del “semplice” a qualcuno può oggi suonare anche come un'offesa rivolta a chi, secondo l'artificiosa mentalità del mondo, non è "all'altezza" di essere abbastanza complesso, se non addirittura complicato.
Invece, nella semplicità è custodita l'essenzialità della naturalezza... dell'autenticità dello spirito.
Ciò che è semplice è puro, senza artifici né commistioni, ed è proprio la semplicità l'esercizio spirituale più difficile, perché implica la capacità di accettare se stessi, senza compromessi e senza doppiezza alcuna.
La parola semplice deriva dal latino “sem plec” (una sola piega)... ed indica ciò che è lineare, unitario, in contrapposizione a ciò che è invece doppio, eterogeneo, molteplice.
L'uomo moderno sovente rifugge la semplicità proprio perché gli viene comodo indossare le maschere della doppiezza, con le quali cerca di mentire agli altri, oltre che a se stesso, per essere come il mondo lo vorrebbe. Al contrario, l'essere spirituale è semplicemente se stesso... come Dio, l'Essere perfetto che è semplicità suprema.
Ebbene... questo argomento mi fa oggi pensare a come Swami Roberto spesso ricordi: “Dio è semplice, mentre è l'uomo ad essere complicato”.
Si tratta di una verità della quale si rendono conto quanti hanno la possibilità di partecipare ai Darshan di Swami, sperimentando la “disarmante” semplicità con cui Lui parla di Dio e dei grandi temi dell'esistenza umana in modo prima inaudito, capace di sciogliere i nodi di tante umane contorsioni.
Essere al cospetto del Maestro significa infatti venire condotti ad esplorare anche le questioni che il comune approccio religioso relega nel campo dei cosiddetti “misteri di Dio”...
Swami Roberto parla... ed i suoi insegnamenti semplificano la complessità, facendo ritrovare il bandolo di matasse prima intricatissime, che grazie a Lui si svolgono fino mostrare il filo della verità... che così diventa chiaramente visibile.
Al termine dei suoi Darshan, non di rado mi trovo a raccogliere lo stupore con cui tante persone commentano ciò che hanno sentito... e capito.
“Come ho fatto a non pensarci prima?”... “Non può che essere così!”.
Eh sì... sono in molti a pensare che l'Ashram di Leinì sia un posto... semplicemente divino.