giovedì 31 marzo 2011

Il medico restò meravigliato

(Testimonianza di Rino C.)

Io conosco Swami Roberto da tantissimo tempo, ed oggi vi parlo di un fatto che mi è accaduto alcuni anni fa.
Una domenica mattina ero stato a Leinì, per partecipare al Darshan; alla sera, quando feci ritorno a casa, in Veneto, mia moglie mi disse: “mettiti a tavola che è pronta la cena”. Nel servirmi il pasto incominciò ad andare da destra a sinistra, e da sinistra a destra con gli occhi spalancati, dicendomi: “che profumo hai! Sei tutto profumato", e insistette tanto.
Io gli dissi: “guarda che io non sento niente”.
E lei: “ma ben! Io lo sento: che profumo! Che profumo!”...
La cosa strana era che mia moglie aveva subito un'operazione e, dopo quell'intervento per lei i profumi sono nauseanti al punto da fargli venire il vomito.
Allora io gli dissi: “Ma tu non sei allergica ai profumi?”
“Sì, ma questo è diverso. Chi te lo ha dato?”.
Io gli dissi: “Se tu venissi a Leinì da Roberto, capiresti”.
In quel periodo, io ero sotto controllo medico all'Ospedale di Castelfranco Veneto, per diabete, pressione, colesterolo ecc. ecc. Più volte il medico mi aveva messo in guardia sul pericolo che stavo correndo: “se non stai in regola con il diabete, guarda che vai a finire male. Dobbiamo fare l'insulina, e dopo dobbiamo fare la dialisi. Pensaci... mi dispiace dirtelo ma sei su una brutta strada.”
Fino ad allora le sue parole erano state vane, ed ogni volta che mi recavo a fare un controllo, lui mi rimproverava. Qualche giorno dopo essere tornato dal viaggio a Leinì, andai all'ospedale per la visita periodica. Feci vari esami durante la mattinata finché, verso mezzogiorno e mezzo, arrivò il momento di andare a colloquio dal dottore per conoscere gli esiti. Quando mi sentii chiamare, dissi tra me e me: “questa volta mi butta fuori”. Arrivai alla porta del suo studio, aprii e vidi il dottore che mi guardava con due occhi strani. Fra di me pensavo: “ahi, ahi, adesso mi tocca prendere parole, come al solito”. Mi guardò nuovamente, tenendo fra le mani tutta la documentazione degli esami... e mi disse: “Io voglio sapere tutto”.
Io replicai: “dottore... come tutto?”.
“Qui gli esami vanno tutti bene, te lo ripeto, voglio sapere tutto”.
Appena capii a cosa si riferiva, alzai il dito all'insù e dissi: “bisogna che vada a chiedere a Lui”.
Allora il dottore replicò: "Raccontami tutto perché a queste cose io ci credo”
Ed io gli dissi: “Dottore, guardi che fuori c'è tanta gente che aspetta e non vorrei portarle via del tempo”.
Lui replicò: “adesso tu starai qui fin quando non mi avrai raccontato tutto”.
“Le cose stanno così... - e gli dissi che conoscevo da molto tempo Swami Roberto, fin da quando lui era bambino, e che questo ragazzo compie molti prodigi... e gli diedi un'infarinatura - “Per adesso, Dottore, basta così” - e poi aggiunsi: “guardi, se ne avrà bisogno... 'facciamo le corna'... basta che me lo dica, e io le sarò di aiuto per farglielo conoscere”.
Lui restò meravigliato.

            Rino C.