
Infatti la Fede in Dio deve essere vissuta con Fedeltà... altrimenti si trasforma in una fede finta, sterile passatempo per opportunisti e/o creduloni.
Il mondo della Fede in Dio oggi è notoriamente in crisi, di fronte al proliferare di una mentalità materialista che fa del Soprannaturale una questione aliena ai pensieri di molti.
Però, per certi versi è ancora più in crisi la Fedeltà, che risulta indigesta ai più in quanto costringe ad assumersi le responsabilità delle proprie scelte, imponendo la “fatica” della coerenza.
La mancanza di Fedeltà è proprio il campanello di allarme che segnala l'anomalia di una fede infedele... che non è più Fede.
Bisogna poi prestare attenzione al fatto che la fedeltà non è una virtù in se stessa, e difatti la si trova con facilità in tante persone che sanno essere fedeli alle cose del mondo, ai propri vizi, ai difettacci caratteriali o anche, alleggerendo il tiro, alla squadra del cuore, o al ristorante preferito...
Ad essere latitante è solitamente la Fedeltà virtuosa, che diventa tale quand'è elevato ciò cui si rivolge; questo è il caso della Fedeltà "dedicata" alla Fede in Dio, con la quale forma un binomio di realtà che si arricchiscono a vicenda.
Ma... può anche accadere che i due originali, Fede e Fedeltà, siano purtroppo sostituiti da squallide contraffazioni: questo fanno quegli intolleranti fedeli che praticano fedelmente una fede fanatica e bigotta.

Solo allora la sinergia tra Fedeltà e Fede eleva gli animi alla contemplazione del Divino.