sabato 13 agosto 2011

Senso... e consenso

Tra gli incontri che si possono fare nella vita, c'è anche quello con chi bada innanzitutto a scansare le responsabilità.
Sono proprio in molti a scegliere la convenienza di accodarsi sempre a qualcosa o a qualcuno per non esporsi in prima persona... per rischiare il meno possibile.
Questi cultori del consenso non tracciano mai autonomamente un percorso di vita che sia veramente il loro, e preferiscono vivere di riflesso percorrendo le orme già tracciate da altri.
Un settore dove questa tattica è assai praticata, è quello della religione.
Qui infatti abbondano i “mostri sacri” con curriculum millenari che rappresentano la scelta ideale per quanti cercano un percorso sicuro sul quale riporre il proprio consenso, senza rischiare moralmente alcunché.
Purtroppo per loro aderire ad una fede in questo modo, ovvero solo “per consenso”, significa ingrossare le fila dei celebri “tiepidi” ai quali si rivolse Gesù.

Ci vuole ben altro, per dare un senso spirituale alla propria vita.