La Volontà divina è perfetta, immutabile, e Dio non ama ad intermittenza, a seconda delle situazioni.
Similmente la volontà umana è "buona" nella misura in cui, pur nei limiti legati all'imperfezione di ogni persona, essa tende ad avvicinarsi all'immutabilità dell'amore divino mostrando sempre più una caratteristica che, “tradotta” in termini umani, è possibile definire come perseveranza nel bene.
Infatti, dimostra di essere veramente buona soltanto quella volontà umana che, rifiutandosi di scoraggiarsi o di rassegnarsi, è capace di manifestarsi con continuità anche di fronte alle difficoltà.In questa condizione la forza di volontà diventa un po' come l'acqua di un fiume alimentata senza sosta dalla sorgente perenne della verità interiore: anche di fronte ad un nuovo ostacolo che ne blocca il percorso, il fiume si ingrossa progressivamente fino a trovare prima o poi uno sbocco verso il mare.
“Chi vuole sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa”... recita un antico proverbio palestinese.
In effetti molto spesso gli esseri umani preferiscono togliersi d'impiccio trovando mille scappatoie per sostenere che “qualcosa”... “non è proprio possibile farlo”, piuttosto di ammettere una verità troppo responsabilizzante: “volere è potere”.
Volenti o nolenti... solo la nostra volontà è causa del nostro destino karmico e la qualità delle nostre aspirazioni determina la qualità del nostro futuro.