giovedì 28 giugno 2012

Imputato Innocente

L'Amore, nelle sue varie sfaccettature, è spesso oggetto di una “equazione esistenziale” che caratterizza numerose vite:
« avvicinarsi all'Amore = soffrire »...
e per molti le esperienze personalmente vissute diventano la "prova" di questa uguaglianza che, per conseguenza, porta a temere l'Amore.
Però, proprio in questa conclusione si nasconde una tremenda "fregatura" perché, quand'anche il personale vissuto dovesse confermare che avvicinarsi all'amore significa soffrire, è profondamente sbagliata la deduzione che appare “implicita”: "allora il colpevole è l'Amore".

In realtà a causare tante sofferenze non è l'Amore bensì l'egoismo, che continua a resistergli ostinatamente arroccato in difesa dei suoi spazi di opportunismo ed indifferenza.
Così, sovente il cuore umano viene lacerato non dall'Amore in sé, quanto piuttosto dalla resistenza all'Amore posta in essere dai propri personali limiti... ed è la malevola astuzia dell'ego che induce ad addossare la colpa della sofferenza al suo avversario, dipinto come il nemico.
Ne esce un inganno spesso fatale per l'Amore, imputato innocente che viene condannato all'esclusione da troppe vite... finquando la voce dell'eterna Giustizia non torna ad essere ascoltata:

« Quando si Ama non si soffre... o la sofferenza stessa è amata, perché la Carità è dono di Dio: 
L'Amore è Dio in persona.»
            (Swami Roberto)