è un dono gratuito...
vale assai per chi lo riceve.
Ecco, allora non scordare che anche Dio
ti dona tutto gratis...
e ogni suo dono vale più
di qualunque cosa
che invece potresti pagare. »
(Swami Roberto)
Queste parole... che mi ricordano la comunissima inclinazione ad attribuire valore solo a ciò che si misura con il denaro... mi parlano anche di una esperienza che spesso faccio durante le giornate della mia vita religiosa.
Dal momento, infatti, che la mia quotidianità si svolge alla costante presenza della Grazia divina, che gratuitamente si dona a quanti chiedono l'aiuto spirituale di Swami, non di rado mi capita di incontrare delle persone che non si rendono conto di come le "cose" di Dio non abbiano un prezzo non perché non valgono nulla ma... al contrario... perché sono di valore inestimabile.
Molto facilmente, mi capita anche di vedere questo equivoco accompagnarsi ad un altro comunissimo modo di "pensare", praticato da chi attribuisce maggior valore a ciò che magari si trova in uno sperduto e perciò affascinante monastero dell'Himalaya... rispetto a ciò che si trova nell'accessibilissima e pertanto "normale" Leinì.
Chi è abituato a "ragionare" così, non può che restare deluso dal fatto che Anima Universale si sostenga con le libere offerte dei fedeli e non con le tariffe...
e che sia guidata da "uno" Swami Roberto che non è nato né a Kathmandu, né a Timbuctu...
bensì nella occidentale Torino, in una famiglia comune, fuori da ogni “circuito” religioso di "prestigio".
D'altronde... visto che "ieri" c'era chi diceva “Non è costui il figlio del falegname?” (Mt.13,55)... e visto che l'umana mentalità "devota" agli stereotipi non passa mai di moda... non c'è motivo di sorprendersi che oggi ci sia chi si riferisce a Swami pensando, per esempio: “Ma quello, non è il figlio di un operaio?"...
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