lunedì 4 settembre 2017

Fenomeni straordinari

(Testimonianza di Alba Lucia Zilli)
Gli aiuti, le grazie, elargite a me, a famigliari, parenti, amici e conoscenti sono innumerevoli.
Fra tanti episodi, per quanto mi riguarda, posso citare quello di ripetute cistiti, curate con antibiotici ma ricorrenti a tal punto, che il mio medico mi aveva avvertito del fatto che l’ultimo antibiotico prescrittomi era il più potente, dopo il quale non avrebbe più potuto prescrivermi altro.
Io ero comprensibilmente allarmata perciò, avendo in buona coscienza, come è giusto fare, seguito le cure mediche senza ottenere l’esito sperato, decisi di rivolgermi alla Divina Provvidenza nella persona di Swami Roberto.
Durante l’incontro di preghiera domenicale, il Darshan, quando Egli passa fra la gente, soffermandosi dalle persone che Lui sa particolarmente bisognose di un gesto o di una parola, io formulai nella mia mente questo pensiero: “dì soltanto una parola e io sarò guarita, anzi passa anche soltanto davanti a me, senza fermarti, e io sarò guarita”.
Proprio allora il Maestro entrò nella fila di persone dove mi trovavo e mi passò davanti senza neppure guardarmi.
Ritornata a casa, nei giorni seguenti constatai che i sintomi dell’infezione erano scomparsi e l’analisi effettuata lo confermò.
Attraverso i consulti con i monaci Ramia, per mezzo dei quali il Maestro offre i suoi consigli per le varie problematiche di quanti vi si recano, ho potuto poi ricevere altri doni di aiuto.
Per quanto riguarda le altre persone a me vicine, posso testimoniare sulla grazia miracolosa ricevuta da mio marito, che si era ammalato di un tumore grave, inoperabile, il linfoma NH, per curare il quale fu sottoposto periodicamente per quattro anni a cicli di chemioterapia.
Recatosi al consulto, il Sacerdote lo rassicurò sull’intervento del Maestro, fatto che già ovviamente ci rasserenò.
Durante le sedute di chemioterapia, mio marito ed io avemmo modo di notare subito quell’intervento promesso poiché, mentre altri pazienti più giovani di lui, pallidi e indeboliti per le cure, dichiaravano di aver dovuto sospendere il lavoro, mio marito, oltre a mangiare con grande appetito e senza i suoi frequenti disturbi digestivi, al pomeriggio, dopo quelle cure pesanti del mattino, si sentiva più in forze di quando non era malato e usciva per il suo lavoro, sollevando all’occasione anche pesi notevoli.
Comunque, dopo tutti quei cicli chemioterapici, l’analisi di controllo rivelò che il tumore non era scomparso ma solo ridotto, tanto che l’oncologo, non avendo a disposizione alternative, suggerì la possibilità di un eventuale tentativo in un centro in Svizzera, che però non garantiva esiti positivi.
Mentre eravamo ancora dubbiosi sul da farsi, noi continuavamo a partecipare ai Darshan domenicali ed in una di queste occasioni il Maestro...
passando come al solito fra le fila dei fedeli, si fermò da mio marito e gli passò le mani dove si trovavano i linfonodi malati e lo guarì, come avemmo modo di constatare ai successivi controlli medici.
Anche l’oncologo si stupì perché, come ci disse, si aspettava una recrudescenza del male.
Fra le numerose grazie ricevute dai miei parenti, posso ricordare il fratello di mio marito che, dopo una grave operazione all’esofago, con stupore di medici e infermieri, non ebbe bisogno di assumere antidolorifici per i forti dolori che logicamente avrebbe dovuto provare, al momento dell’esaurimento dell’effetto dell’anestesia; il marito di mia sorella, seguito dal Maestro nell’importante operazione alla spina dorsale, con inserimento di dodici protesi alle vertebre, privato sia di dolori che di eventuali strascichi postoperatori; i genitori, da Lui aiutati fisicamente e spiritualmente in vita e durante il trapasso, avvenuto serenamente, durante il sonno.
Ciò che inoltre mi conforta, è sapere che sono stati seguiti nel loro percorso spirituale dal momento dell’abbandono del corpo, perché il Maestro è in grado di fare anche questo atto di Amore e Carità.
Altre testimonianze mi sono giunte negli anni da amici e conoscenti, fra le quali scelgo come esempio quella riguardante un caro amico, che mi ha sempre autorizzato a raccontare la sua esperienza straordinaria, in quanto lui si considera un miracolato.
Lo conobbi tramite la moglie alla quale parlai del maestro Roberto e della possibilità di un colloquio con Lui, avendomi lei confidato un problema di lavoro del marito.
Fu lei, prima del marito che la mandò come si dice in avanscoperta, a recarsi al colloquio che, come mi raccontò, l’aveva lasciata stupita confermandole l’autenticità e l’eccezionalità della persona.
Lo stupore era dovuto al fatto che, pur avendo come scopo dichiarato la richiesta di delucidazioni circa il lavoro del marito, nel suo cuore era preoccupata per il figlio, che da bambino era afflitto da febbri ricorrenti.
Ebbene, senza che lei aprisse bocca sul problema del figlio, il Maestro la rassicurò per prima cosa circa la salute del bambino e solo in un secondo tempo le parlò del marito, attribuendo i suoi problemi professionali a motivi esclusivamente psicologici, cosa che si rivelò del tutto esatta.
Dopo il resoconto della moglie, anche lui volle incontrare Roberto e questo incontro gli cambiò profondamente la vita.
Ormai da tempo viveva di farmaci (per dormire, per rimanere sveglio, per calmare l’ansia, tanto da averne un armadietto pieno), pillole che dopo il famoso incontro ridusse ad una, per poi abbandonare definitivamente anche quell’unica.
Il giorno stesso del colloquio, ritornato a casa, dall’aspetto dell’urina poté notare che stava espellendo le tossine che, a causa dei troppi medicinali, gli avevano rovinato il fegato.
Fu poi aiutato in seguito a superare anche l’insonnia, naturale conseguenza della sospensione della dose massiccia di sonniferi alla quale era assuefatto.
Non fu facile perché il mio amico dovette mettere in campo la sua forza di volontà, dato che giustamente un vero Maestro deve dosare sapientemente il suo aiuto, secondo le caratteristiche e le problematiche di ogni persona, che magari necessita di qualcosa di più del semplice beneficio fisico.
In questo caso la persona aveva bisogno di rafforzare la volontà, la determinazione, per vincere paure, ansie, sensi di inadeguatezza, che poi erano la vera causa della sua dipendenza.
Così l’integrazione fra l’intervento del Maestro e la buona volontà del mio amico ha provocato il miracolo: la trasformazione da bruco a farfalla, da uomo prigioniero dei suoi problemi, al punto di metterli sempre in primo piano, trascurando la debita considerazione dei problemi altrui, a uomo libero, sicuro di sé, sereno, disponibile e disposto ad aiutare altre persone in difficoltà.
Insomma tutte le persone di mia conoscenza che sono entrate in contatto con il Maestro hanno “ricevuto”, percependo la sua benefica “presenza” nel corso della loro vita quotidiana, presenza a volte accompagnata da fenomeni fuori dell’ordinario, ai quali io stessa ho assistito. 
Ovviamente per chi ha compreso che la sostanziale missione di Roberto è quella di aiutare le persone (che lo vogliono) a riscoprire la propria essenza divina ed a testimoniarla con il loro comportamento, i fenomeni sono una confortante manifestazione divina, certo non qualcosa che possa monopolizzare l’interesse impedendo di “andare oltre”.
Per quanto mi riguarda, posso dire di averne sperimentati diversi e ritengo giusto offrire la mia testimonianza anche su questi.
Pur considerando l’insegnamento spirituale di primaria importanza per me, i fenomeni ai quali ho assistito negli anni sono stati doni graditissimi, che mi hanno scaldato il cuore nei momenti difficili della vita.
Nei primi tempi quando ancora il Maestro riceveva personalmente, mio marito ed io siamo stati testimoni di una sua bilocazione.
Appena arrivati con l’auto nel cortile l’abbiamo visto entrare nella chiesetta, certi quindi che cominciasse proprio allora i suoi colloqui con le persone in attesa all’interno.
Quando entrammo anche noi pochi secondi dopo di Lui, però, avendolo visto già a colloquio con qualcuno, per la stranezza del fatto ci informammo dalle persone in attesa apprendendo che Egli era arrivato da circa un’ora e che diverse tra loro gli avevano già parlato.
Devo dire che la cosa non mi sconvolse più di tanto, essendo al corrente dei fenomeni di bilocazione di P.Pio da Pietrelcina, testimoniati da più persone quando il frate era ancora in vita.
Un altro fenomeno, ancora più prodigioso e stavolta alla presenza di più persone, si verificò il 10 marzo del 1992, qualche ora prima della celebrazione di preghiera in onore dell’anniversario della lacrimazione della statuina della Madonna delle rose, di proprietà di Roberto, che l’aveva ricevuta in dono.
La statua aveva lacrimato per la prima volta il 10 marzo del 1980 e, durante la Quaresima, la lacrimazione si era ripetuta più volte anche in uno stesso giorno.
Non di lacrime di dolore si trattava però, come dichiarò Roberto, ma di conforto perché il messaggio della Madonna nel 1992 come nel 1980 era: “Queste mie lacrime sono donate per spegnere parte del fuoco dell’inferno che dilaga nel mondo…”.
L’altra parte da spegnere era lasciata alla buona volontà delle persone.
La lacrimazione iniziata alle ore 18,30 circa si era protratta per un’ora, mentre il volto della statuina, da bianco che era, aveva assunto un colorito roseo, gli occhi erano diventati azzurri e le palpebre gonfie per il pianto.
Quando mio marito ed io arrivammo, potemmo assistere alla raccolta di quel preziosissimo dono, accompagnata dall’emozione di tutti i presenti.
Il 10 marzo del 1993 si tenne di nuovo la celebrazione dell’anniversario e poiché ci tenevo particolarmente ad essere presente, mio marito si offrì di rimanere a casa per la nostra bambina. Arrivata a destinazione, con mio grande stupore, mi trovai di fronte alla ripetizione del miracolo e mi venne subito spontaneo pensare che purtroppo mio marito se lo era perso per generosità verso di me.
Poiché la Madonna era più che mai presente attraverso le Sue lacrime, La pregai di dare un segno della Sua presenza anche a lui, a casa. L’avevo chiesto, ma francamente non ero sicura che la Madre Divina avrebbe esaudito il mio desiderio.
Quando rientrai a casa però, mio marito mi riferì il fatto prodigioso successo a lui, contemporaneamente alla mia assenza da casa.
Mentre si trovava a letto al buio, già addormentato, era stato svegliato da un rumore improvviso, provocato dalla caduta della coroncina metallica posizionata ben salda, a fasciare il capo della statua della Madonna sul comò della nostra camera da letto.
Pur se io periodicamente muovevo la statua per spolverarla, la coroncina non era mai caduta essendo ben incastrata sulla fronte della stessa a mo’ di fascia appunto, né più accadde in seguito.
Comunque, a conferma che non si trattava di una caduta accidentale, mio marito, ancora al buio, vide la cornice di legno del grande specchio del comò, appeso al muro dietro la statuina, tutta illuminata e il fenomeno durò alcuni minuti.
Il “segno” era una bellissima risposta alla mia preghiera, fatta a vantaggio di un’altra persona: come ebbi ed ho tuttora modo di appurare, le richieste rivolte a Dio non a proprio profitto, ma per altri, certo se a Suo giudizio sono esaudibili per il loro bene, vengono accolte.
Mio marito ed io, come tante altre persone che partecipano ai Darshan domenicali, possiamo testimoniare di aver inequivocabilmente sentito profumi di rose e viole al passaggio del Maestro fra la gente, profumi che nemmeno i più scettici potrebbero scambiare per artificiali.
Profumo intenso di rose l’ho poi avvertito fortemente io provenire da mio marito in un momento difficile della sua vita, segno di presenza della Madonna da me invocata, come a volermi dire di non preoccuparmi perché Lei era in lui, a sua protezione.
Anni prima era toccato a mio marito sentire un forte profumo di viole, che lo aveva svegliato, provenire da me, addormentata, una notte di un periodo della mia vita particolarmente difficile per me.
Al mattino egli mi riferì del profumo ed io gli raccontai il sogno che proprio quella notte avevo fatto: avevo visto il Maestro Roberto con il costato nudo fasciato da bende bianche sulle quali potevo scorgere una grande macchia di sangue.
Io mi rendo conto che per chi non ha mai sentito parlare di queste manifestazioni fuori dell’ordinario, tutto questo appaia incredibile, ma a me è sempre sembrato pressoché normale, forse perché io ho la “fortuna” di essere certa dell’esistenza di Dio e di essere già stata messa al corrente di tali fenomeni da bambina, ai tempi di P.Pio.
Più recentemente io ed altre persone, miei famigliari compresi, siamo stati testimoni di altri fenomeni, come cerchi colorati apparsi attorno al sole durante una celebrazione di preghiera all’aperto o arcobaleni in pomeriggi assolati (fin dal mattino non si era vista una sola goccia di pioggia), messi ad arco, ma non con la solita raffigurazione di ponte, bensì capovolti a mo’ di sorriso.
Poiché questi arcobaleni erano apparsi a noi pochi, mentre stavamo aiutando nelle pulizie ad Anima Universale come volontari, li interpretai come un ringraziamento per il lavoro che stavamo facendo, pur modesto che fosse, perché evidentemente Dio apprezza anche le piccole e piccolissime opere compiute per amore, senza tornaconto personale.
Questi sono solo alcuni esempi di quanto io ed altri abbiamo potuto sperimentare nell’ambito della nostra Chiesa, perché altre manifestazioni sono più personali e raccontandole ne perderei l’intima fragranza, poi comunque mi sembrano più che sufficienti questi.
Son sicura inoltre che altri fedeli di “Anima Universale” possono raccontare altre esperienze di manifestazioni del Divino vissute da loro in prima persona, se lo desiderano, come in passato è accaduto per i fedeli di P.Pio.