domenica 28 novembre 2021

Scavi in corso

In uno degli antichi racconti di Esopo, due capre si incontrano a metà di un tronco sospeso tra le due rive di un fiume.
Poiché stanno andando in direzione opposta, e il tronco è troppo stretto per poter passare  incrociandosi fianco a fianco, bisognerebbe che una tornasse indietro per lasciare il passo all’altra… ma nessuna delle due vuole farlo, e dunque il risultato è che dopo essersi scontrate, entrambe cadono nel fiume.

Questa è la sorte che attende chi, nelle varie situazioni della vita, preferisce cadere nel fiume della stoltezza piuttosto che far fare un passo indietro al proprio orgoglio.
La via per resistere alle lusinghe di questo stolto “consigliere”, richiede la capacità di imboccare il sentiero di quella saggezza che, per esempio, nella tradizione orientale è espressa anche con il  paragone tra i fontanieri che incanalano l'acqua, i falegnami che piegano il legno... e “i Saggi che piegano se stessi” (cf. Dhammapada, Cap.VI, 80).
La “superiorità” che veramente conta non è infatti quella ambita dall'orgoglio, che mira sempre a prevalere sugli altri prevaricando, esibendo, vantandosi...
bensì quella che scaturisce dalla volontà di lavorare interiormente per essere, giorno dopo giorno, una persona spiritualmente “superiore” alla persona che si era il giorno prima.
Per riuscirci, bisogna necessariamente “piegare” se stessi mettendosi in discussione, correggendosi, rialzandosi e anche... quando serve... facendo fare “un passo indietro” all'amor proprio per far sì che la saggezza del buon senso prevalga sulla stoltezza.

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« Se ti sembra difficile estirpare le radici profonde del tuo amor proprio cerca almeno, con tutte le tue buone intenzioni, di impedirgli che produca i suoi frutti velenosi.
È ancora pochissimo per la tua crescita, ma è meglio di niente.
Nel frattempo datti da fare per procurarti la “ruspa” del Discernimento che ti aiuterà a scavare, affinché tutte le radici dell'orgoglio e delle tue contraddizioni siano eliminate dal “terreno” della tua spiritualità.»

(Swami Roberto)