giovedì 18 dicembre 2025

Fa' che non sia così...

“Non si può dipingere di bianco il bianco, di nero il nero. Ciascuno ha bisogno dell'altro per rivelarsi”. (Manu Dibango, artista camerunese)

Per applicare ai rapporti interpersonali il principio affermato da questo aforisma, basta pensare al fatto che il prossimo... fornendoci un termine di confronto che ci dà la possibilità di conoscere una prospettiva diversa dalla nostra... ci aiuta a “rivelarci” sia consentendoci di conoscere qualche aspetto di noi stessi di cui non ci rendevamo conto (e che, per l'appunto, il confronto con gli altri ci aiuta a scoprire)... sia donandoci l'opportunità di integrare il nostro modo di vedere le cose con nuovi “colori”, aspetti, prospettive. 

Per beneficiare di questo arricchimento bisogna evidentemente aprirsi al prossimo senza fermarsi di fronte al fatto che sia “diverso” da sé... senza farsi condizionare dai pregiudizi o dalla paura di mettersi in discussione...  senza discriminare e/o emarginare nessuno... 

Proprio queste sono le “radici” dell'albero della pace, che cresce rigoglioso e produce copiosi frutti nella vita di coloro che... stabilendo un rapporto proficuo con il prossimo e contribuendo così a demolire i muri di diffidenza che troppo spesso separano le persone... percorrono la via degli “operatori di pace” (Mt 5,9) di cui ci parla il Vangelo.

Proprio questo è uno dei fondamentali “Messaggi” da sempre veicolati dal Natale del Bambino Gesù che... entrando nella “grotta” del nostro cuore... ci aiuta a riscoprire dentro di noi la spontaneità, la purezza e l'apertura alla vita e al prossimo... che ci appartenevano in maniera del tutto naturale quando eravamo bambini, e che oggi siamo chiamati a risvegliare... per farci pienamente testimoni del Suo Natale riverberando nelle nostre vite i Raggi dell'Amore, della Fratellanza e della Pace. 

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“Se tutti avessero conservato l’innocenza di quando erano bimbi e la mente non fosse stata inquinata dai pregiudizi inculcati dagli adulti, tutto l’orrore che c’è non esisterebbe. Allora, cerca di riappropriarti del tesoro inestimabile di quella tua mentale e spontanea purezza di fanciullo. Osserverai la vita con occhi capaci di vedere la verità per come è, la bellezza nella sua essenza, non troverai nel diverso il lupo mannaro, ma noterai che le diversità l’hanno inventate quegli adulti che hanno paura. I bambini giocano con tutti, fino a quando i grandi non insegnano loro che devono fare distinzioni fra bianco e nero, povero e benestante. Gli adulti mettono sempre un paletto, una divisione… e così, con i recinti dei pregiudizi si farà sempre la guerra a qualcuno. E il bimbo o la bimba che eri, svanisce… fa’ che non sia così.”
(Swami Roberto)