martedì 8 dicembre 2009

Ricami Divini

I ricami di Dio si intrecciano senza sosta nell'accompagnare il cammino della vita di ognuno, ma raramente le persone hanno la capacità di riconoscerne lo svolgimento.
Il più delle volte le trame del piano divino si intessono in un modo umanamente inconcepibile, e ai più risulta difficile riconoscere la maniera in cui la Misericordia di Dio si esprime nella perfetta legge del karma.


Mi ricordo il giorno... pochi mesi dopo che ero entrato nella comunità dei Ramia di Leinì... in cui mi stavo apprestando ad incontrare un prete missionario cattolico di stanza in Africa Occidentale.
Don (...) ci aveva telefonato e si era proposto di venirci ad incontrare, al fine di chiedere ad Anima Universale un aiuto per i bambini della sua missione.
D'improvviso, nell'imminenza del suo arrivo, si levò un vento impetuoso, al punto che i vetri della sala in cui mi trovavo iniziarono a tremare, e subito arrivarono scrosci di pioggia battente. Io e ramia Paolo, che stavamo aspettando l'arrivo dell'ospite, ci guardammo allibiti, sorpresi da una tempesta tanto veemente in un pomeriggio che fino a poco prima non lasciava presagire nulla di simile.
QuerciaCaduta
Appena il vento e la pioggia si placarono, uscimmo di casa e vedemmo la grande quercia, che fino a pochi minuti prima si ergeva sul limite della recinzione antistante alla chiesa... distesa sul cortile. Sembrava un gigante abbattuto!
L'enorme tronco sfiorava la scultura in ferro di San Francesco posizionata al centro del giardino, che era rimasta intatta (come si vede in questa foto, scattata quel giorno).In quel mentre giunse il missionario... anche lui un po' frastornato dall'imprevisto maltempo.
Lo accompagnammo nello studio del monastero e lo ascoltammo per circa mezz'ora: ci parlò delle necessità della sua missione, mettendo in luce le condizioni veramente terribili in cui si trovavano i bambini di cui si occupava.
Io e ramia Paolo, a nome della chiesa Anima Universale, gli manifestammo l'intenzione di dargli un sostegno economico che gli consentisse un po' di respiro nella sua difficilissima missione, e così lo salutammo, rimanendo d'accordo che lui sarebbe tornato l'indomani.
Noi intanto avremmo relazionato gli altri componenti della comunità sul buon esito dell'incontro.
"Vi chiamerò domani o al massimo fra un paio di giorni", ci disse il missionario prima di salire in macchina.
Quando alla sera io e ramia Paolo ci accingevamo a raccontare l'accaduto alla comunità, Swami Roberto anticipò le nostre parole e ci disse:
"Ma come, non avete capito?"...
Io e ramia Paolo ci guardammo senza comprendere cosa Swami volesse dire...
"Quell'albero caduto"... continuò... "è l'ostacolo che ostruisce la strada che oggi si sarebbe potuta aprire. Vedrete che non se ne farà nulla. Oggi voi siete entrati in contatto con una falsa missione".
A quel punto, noi ci chiedevamo cosa avremmo dovuto dire l'indomani al missionario, ma Swami aggiunse: "Non preoccupatevi, vedrete che tutto svanirà come neve al sole".
Neanche a dirsi, nei giorni... nei mesi... e negli anni successivi... il missionario non si fece più vedere né sentire.
Capimmo inequivocabilmente che preferì la "politica" di starci alla larga per non rischiare di infangare il suo "buon nome" a causa della collaborazione con dei non-cattolici come noi.
La carità verso i bisognosi della sua missione fu vergognosamente messa al secondo posto. Insomma: un bluff!
Però... nulla succede a caso... e di lì a poco i ricami del Signore ci avrebbero portati in altre direzioni, e precisamente ad incontrare una donna ed un uomo di Dio autentici e meravigliosi; Suor Maria Grazia Caputo e Padre Fulgenzio Cortesi. Con loro collaboriamo da tanti anni nella realizzazione di straordinari progetti di solidarietà in varie parti del mondo, in favore delle popolazioni più svantaggiate.
Ma questa è tutta un'altra storia, che vi racconterò in futuro, in apposite post-puntate.

Rubrica:
"I miei pensieri"

Post seguente: "Fede e paura"

Post iniziale: "I due pianeti"