domenica 9 maggio 2010

Nel ricordo di un'Anima mistica

La sofferenza: chi non teme una compagna di viaggio così scomoda?
Eppure tutti devono farci i conti, perché la nascita in questa dimensione implica la necessità di fare le esperienze connaturate alla forma corporea... che è caduca, destinata a perire.

La sofferenza "non guarda in faccia nessuno"... non concede permessi speciali, né immunità di sorta... e proprio la capacità di affrontarla è indice della personale crescita spirituale.
Ogni umana conquista che non passi al vaglio della sofferenza è un fuoco fatuo, destinato a spegnersi.
E' effimera la felicità cercata come fuga dalla sofferenza, così come è falso l'Amore che non ha in sé la capacità di soffrire per la persona che si ama.
L'uno e l'altra... l'Amore e la felicità autentici... nascono dalla capacità di trasfigurare il dolore insito nel vivere... non più subendolo come un cieco ed implacabile destino, quanto invece riconoscendolo quale croce karmica da portare sulla via della propria resurrezione spirituale.
Tra i miracoli più grandi che ho visto sbocciare durante la mia missione da Ramia, vi sono proprio quelli di molte persone che hanno messo a frutto gli insegnamenti di Swami Roberto, ed hanno saputo comprendere il significato della sofferenza presente nella loro vita; così, hanno imparato ad affrontarla... e a vincerla... trasfigurandola in forza interiore ed in accresciuta capacità di amare.

Oggi penso a ramia Franca, nel giorno dell'undicesimo anniversario della sua consacrazione sacerdotale in Anima Universale.
Lei occupa un posto speciale nel cuore di noi Ramia, per la forza d'animo con cui ha saputo portare la sua croce e per la dolcezza con cui, nonostante il dolore della malattia, ha saputo trasmettere pace e serenità a quanti la incontravano.
Grazie ramia Franca, perché dal cielo continui ad ispirare pace e amore ai ramirici che ti ricordano ed invocano la tua anima mistica.

(Vedi anche: "Ramia Franca: Dono di Dio" nel sito di Anima Universale)